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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

CRONACA DAL CONSIGLIO COMUNALE

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Cronaca sintetica del Consiglio Comunale di lunedì 6 aprile 2009
 
Nella seduta consiliare di lunedì 6 aprile si è ulteriormente sviluppato il dibattito sul Peep (piano di edilizia economica e popolare). Nel mio intervento ho sottolineato l’illegittimità di un provvedimento che si fonda sullo studio del fabbisogno abitativo ancorato al censimento del 1991 che non tiene conto delle modifiche reali che in questi venti anni hanno subito sia il territorio sia la popolazione, in particolare, contrariamente all’assunto della relazione illustrativa del fabbisogno abitativo dal 1991 al 2001, si registra un decremento pari a circa 34.000 abitanti. Inoltre la proposta di delibera è inadeguata perché manca ogni riferimento al possibile utilizzo degli immobili abusivi che per legge e secondo anche un recentissimo orientamenti della Cassazione, entrano ope legis nel patrimonio del comune di Palermo.  A riguardo non esiste un censimento dell’edilizia abusiva che negli anni ha stravolto l’assetto del territorio ed ha modificato anche il fabbisogno abitativo. Rimane irrisolta la vicenda di Pizzo Sella e nonostante una nostra interrogazione, ad oggi, non risulta che sia stata mai riscossa l’indennità di occupazione negli immobili confiscati.

In questo contesto potrebbe essere rivisitata anche tutta la materia degli ingenti immobili confiscati ai mafiosi, della cui gestione non si hanno mai certezza e contezza. Manca nella delibera una visione programmatica del territorio, la stessa disattende precise disposizioni europee che impongono il risparmio nel consumo del territorio, la tutela dell’ambiente, il risparmio energetico ed il recupero dell’edilizia esistente. La circostanza che sia implicitamente consentita l’edificazione in aree di verde agricolo, dimostra la disattenzione rispetto alla obbligatoria osservanza degli standards urbanistici, in particolare già il nostro Piano Regolatore prevede una deroga peggiorativa dl DM 1044 del 1968, dunque, consentire l’edificazione nel verde agricolo residuo, determinerebbe un ulteriore decremento del rapporto tra il costruito e gli spazi a verde. La delibera, inoltre, non tiene conto dell’enorme patrimonio immobiliare del centro storico (risultano sfitti circa 3.000 alloggi) per lo più degradato e spesso soggetto a crolli ed anzi questa sarebbe stata un’ occasione per un recupero indispensabile anche a tutela della pubblica e privata incolumità. Le vicende del terribile terremoto abruzzese di questi giorni dovrebbe far riflettere l’Amministrazione sulla necessità di interventi di ristrutturazione, peraltro previsti dalla legge regionale 71/78. Per di più nell’atto non si parla di osservanza della normativa anche europea sulla tutela dell’ambiente e non si prevede l’obbligatoria e preventiva valutazione ambientale e strategica (V.A.S.). Complessivamente manca nel documento ogni idea di città e non c’è nessuna politica né programmazione sull’assetto e sull’uso del territorio, basti pensare che è assente ogni riferimento ai problemi della viabilità e dei servizi o il rapporto tra centro-periferia e interland. La discussione sul Peep si interrompe dopo l’intervento dell’on. Faraone che invita l’Amministrazione a ridefinire la sua azione, valorizzando e sviluppando interventi nel centro storico ,anche tenendo conto della mappa del rischio e salvaguardando le aree di verde. Quindi la discussione viene accantonata per consentire l’analisi e la presentazione degli emendamenti alla proposta.


La seduta consiliare è proseguita martedì 7 aprile. A breve, nel sito, verrà pubblicata anche la Cronaca dal Consiglio di martedì.




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