Il problema del sovraffollamento delle carceri riempie spesso le pagine dei nostri quotidiani nazionali. Da anni il dibattito accende i bar di paese sui temi più svariati: grazia, indulto, domiciliari, sconti di pena, paghi uno prendi due, rateizzazioni, leasing e chi più ne ha più ne metta. Per coerenza, abbiamo continuato a farci domande anziché darci risposte. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando sta impazzendo dietro ddl che, non sembrano risolvere la questione dell’assenza di inserimento sociale e lavorativo degli ex detenuti. Eppure, basterebbe guardare un po’ più a nord per trovare esempi da seguire. Come alle carceri norvegesi.
AFFOLLAMENTO – Secondo l’Istat, al 31 dicembre 2011 erano detenute nelle carceri italiane 66.897 persone, con una riduzione dell’1,6% rispetto al 2010. Ad oggi sarebbero invece 54.195 i detenuti reclusi, compresi quelli in semilibertà, distribuite nei 203 istituti di pena italiani. La capienza regolamentare, però, è di 49.347 posti. Sono gli ultimi numeri del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), aggiornati al 30 settembre 2014. Ma se sul sovraffollamento siamo pieni di dati e statistiche, sul reinserimento sociale e lavorativo degli ex detenuti facciamo cqua da tutte le parti. Sia perché non esistono cifre attendibili, sia perché di iniziative a livello statale non se ne vede neanche l’ombra.
Gli unici a muoversi su questo fronte sono le organizzazioni del terzo settore, associazioni di volontariato e qualche Regione particolarmente illuminata. È il caso dell’associazione Antigone e del progetto Logos, che da anni si battono su questo fronte ottenendo notevoli successi. I promotori di quest’ultimo, in particolare, ritengono di non far altro che seguire l’articolo 27 della nostra Costituzione, secondo cui le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. Ma negli anni i governi non si sono mostrati interessati a cosa accade ai detenuti dentro le celle, figuriamoci una volta fuori. Per questo motivo, più che di reinseriti, sentiamo parlare molto più spesso di recidivi.
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