Il Prusst della discordia dovrebbe sorgere nel quadrilatero più disastrato di Borgo Vecchio, alle spalle dell’hotel President. Tra casupole e ruderi, la società “Davide Costruzioni” vuole realizzare, espropriando, 56 appartamenti e 23 negozi.
Un business da 24 milioni di euro su un’area di 13 mila metri quadri, con un parcheggio, un’area verde e un asili nido. Il progetto – nel quadrilatero tra le vie Cusumano, Domenico Schiavo, Rosario Gerbasi e le vie Fiammetta e Corsetti – era nei cassetti da dodici anni L’accelerazione del piano, da parte del Pdl, ha fatto insorgere Sel e Pd, che ieri hanno lanciato l’appello a tutto il centrosinistra per la costituzione di un tavolo per <<evitare nell’ultimo anno di amministrazione Cammarata speculazioni urbanistiche, concessioni di varianti a fini elettorali e modifiche già annunciate del Prg>>. La prima a insorgere è Nadia Spallitta, presidente della commissione urbanistica : il progetto è stato esitato in sua assenza. <<Il Comune espropria un’area per consegnarla a un soggetto che non è proprietario. Non rientra nella filosofia dei Prusst: la città cosa avrà in cambio? I nostri 17 emendamenti sono rimasti lettera morta. Tantillo, Inzerillo e Di Maggio hanno forzato l’approvazione del piano in nostra assenza>>. Il Prusst andrà in Consiglio Comunale. Con gli emendamenti si chiedevano 8 locali per l’amministrazione, per una biblioteca, un centro sociale e uno di quartiere. E ancora: un campo di calcetto, un parco e prezzi calmierati per gli affitti. L’appello di Sel al centrosinistra è stato raccolto dal Pd. <<Questa deriva verso la cementificazione va stoppata. Sosterremo la Spallitta nel suo ruolo di garante contro le speculazioni>>, ha detto il capogruppo del Pd Davide Faraone. Per il democratico Vincenzo Tanania : <<le opposizioni faranno muro>> e per Rosario Filoramo (Pd) : <<Il centrosinistra deve dotarsi di un programma, che il centrodestra non ha, per un corretto utilizzo del territorio, di riferimento per le forze produttive>>.