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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Fondo Uditore, raccolte 5mila firme  per creare un parco nell’ex covo di Riina

LA PETIZIONE CONSEGNATA ALLA COMMISSIONE URBANISTICA DEL COMUNE

Fondo Uditore, raccolte 5mila firme  per creare un parco nell’ex covo di Riina
Iniziativa popolare per chiedere di recuperare la vasta area realizzando un giardino aperto al pubblico
PALERMO – Raccolte 5 mila firme per chiedere che venga realizzato un parco urbano nella zona di Fondo Uditore, a Palermo. La petizione è stata consegnata alla commissione Urbanistica del Comune.
È la prima volta che cittadini e associazioni formulano una proposta di iniziativa popolare per chiedere, con una variante al piano regolatore, la creazione di un giardino aperto al pubblico.
IL COVO DEL BOSS – Fondo Uditore è il luogo dove si nascondeva e fu catturato Totò Riina e che scampò al cosiddetto «sacco di Palermo». Molti gli alberi che fanno da cornice al grande prato: carrubi, ulivi, caccami, pini, sono solo alcuni esempi.
Fondo Uditore: diventerà un parco?
PARCO URBANO – L’idea è di creare nell’area, in gran parte abbandonata e abitata da esemplari di airone, un parco urbano di 70 mila metri quadrati, un polmone verde con ludoteca, biblioteca, ristorazione, percorsi ciclabili, orti sociali per gli anziani e didattici per bambini, aree gioco e mini impianti eolici sperimentali. Tra i promotori dell’idea di recuperare spazi e potenzialità di quest’area, Giovanni Callea, presidente del Comess (consorzio mediterraneo sviluppo sostenibile) che quel «giardino» ce l’ha sempre sott’occhio perché abita in un palazzo lì di fronte. A lui si deve una prima massiccia raccolta di firme su facebook. A promuovere l’iniziativa della petizione popolare è stato il Dipartimento di Architettura del paesaggio dell’Università di Palermo, che è stata sostenuta da diverse associazioni di volontariato e ambientaliste. Soddisfazione per quella che è «la proposta della creazione di un parco urbano nella zona di Fondo Uditore», è stata manifestata dal consigliere comunale Nadia Spallitta (Sel), capogruppo di «Un’Altra Storia al comune di Palermo» e presidente della commissione Urbanistica.
SEL : «OTTIMA ESPERIENZA DI PARTECIPAZIONE ATTIVA» – «La proposta», spiega, «modifica l’attuale destinazione urbanistica dell’area che insiste tra la via Uditore e viale Regione Siciliana, – oggi destinata a Centro Direzionale Regionale (e quindi ad una vasta cementificazione) – per assicurare, invece, la conservazione del sito, che si caratterizza tra l’altro per la presenza di specie vegetali e animali di pregio (tra i quali uno splendido airone). L’idea dei cittadini è quella di creare e riqualificare il verde». «Si tratta», aggiunge Nadia Spallitta, «di un’esperienza straordinaria, per il metodo di partecipazione attiva e quindi di incidenza sulle scelte di politica del territorio che, per la prima volta, i cittadini possono contribuire a determinare; tant’è che gli stessi, in una loro fornita rappresentanza, hanno già incontrato la commissione Urbanistica per illustrare la variante e depositare gli allegati tecnici e gli elaborati progettuali, che sono stati il prodotto del loro spontaneo intervento. Inoltre, alla redazione della proposta, hanno partecipato anche giovanissimi allievi della Facoltà di Architettura, attuando un sistema sperimentale di condivisione di percorsi che, dalla società civile e dall’Università, arriva alla politica. Ritengo, insieme a molti colleghi della commissione Urbanistica, che l’iniziativa sia lodevole ed opportuna, dal momento che, creare un parco urbano in questa parte del territorio, sia indispensabile per contenere l’inquinamento atmosferico che in queste zone è già elevatissimo, ma altresì per garantire momenti sociali e di incontro per residenti e non residenti. Auspico che questo meritevole percorso si trasformi presto in un atto deliberativo, adottato dal Consiglio Comunale in tempi brevi, per dare una risposta ad un’esigenza, che la forte e appassionata presenza di cittadini singoli e associati, dimostra».



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