dal Giornale di Sicilia, edizione 7 ottobre 2015
Palazzo delle Aquile. Ieri audizione dell’assessore al Bilancio. Che assicura: «Atti già ai revisori, presto in aula»
Mancano i budget delle aziende, il Consiglio mette in mora la giunta
Ogni promessa è debito, quando poi è la legge a prescriverla – come nel caso della comunicazione dei budget delle partecipate dall’amministrazione al consiglio comunale con l’approvazione del bilancio alle porte – è un obbligo: questo lo scenario dell’iniziativa «estrema» di tre membri della terza commissione consiliare, che ha formalmente «messo in mora» la giunta. La lettera di diffida porta la firma della presidente Luisa La Colla del Pd, della collega Nadia Spallitta, che del Consiglio è vicepresidente vicaria, e del forzista Angelo Figuccia. Insieme fuori dai fronti politici, a reclamare il dovuto dal «debitore» Comune che, nella persona dell’assessore al Bilancio Luciano Abbonato, ieri è stato ascoltato in audizione.
La pietra angolare della missiva protocollata è il «mancato invio della documentazione sulle risorse delle aziende da tre anni a questa parte – dicono i consiglieri – sostituito dalla procedura atipica e sostanzialmente illegittima dell’invio dei budget direttamente agli uffici, con rinvio delle osservazioni nuovamente alle partecipate. Nelle more, non è praticamente possibile, per ragioni di tempo, esaminare le carte in consiglio. Carte che, si badi bene, riguardano pur sempre il bilancio preventivo 2015 e non 2016».
A parte l’impossibilità di comparare i budget con le passività strutturali, «rimangono spese fuori controllo, come gli 8-10 milioni spesi in consulenze esterne a causa dell’enorme contenzioso e gli oltre 20 per le bollette elettriche». Abbonato ha garantito che «la giunta ha fatto la propria parte, inviando la documentazione al Collegio dei revisori dei conti. Da lì, trascorreranno tempi brevi per l’invio a Palazzo delle Aquile».
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