La Regione siciliana invia una circolare: "Opere complete e autorizzazioni in regola prima dell’apertura".Il centrosinistra punta il dito sul "Forum Palermo" di Brancaccio
PALERMO – Se un centro commerciale non ha completato tutte le opere previste nel progetto in base alle quali ha ottenuto le autorizzazioni non può avviare l’attività e se lo ha fatto l’amministrazione di competenza deve procedere alla chiusura coattiva. È quanto si legge in una circolare del dipartimento dell’assessorato regionale alle Attività produttive, a firma dal dirigente Nicola Vernuccio, che interviene così su una richiesta di parere inoltrata da cinque consiglieri del centrosinistra di Palermo che chiedono chiarimenti rispetto al ‘Forum Palermo’, il centro commerciale aperto da qualche mese nel quartiere Brancaccio.
Fabrizio Ferrandelli (Idv), Nadia Spallitta (Un’Altra Storia) e i consiglieri del Pd Salvatore Orlando, Maurizio Pellegrino e Vincenzo Tanania si sono rivolti alla Regione dopo avere considerato insoddisfacente la risposta dell’amministrazione di Palermo a una interrogazione presentata in consiglio comunale e sollecitano la Corte dei Conti a verificare eventuali danni erariali per le presunte inadempienze della società ‘Forum’.
Secondo l’assessorato comunale i parcheggi realizzati vicino al centro Forum "risultano conformi alle prescrizioni del piano di programmazione commerciale" e la società "è in regola con i pagamenti degli oneri di urbanizzazione, in parte già versati e in parte scomputati con le opere di urbanizzazione da realizzare e in parte oggetto del piano di rateizzazione i cui importi sono garantiti con polizze fidejussorie".
"Le opere previste nel progetto presentato dalla società – spiega però l’assessorato – non risultano per intero completate". A distanza di qualche mese dall’apertura sono ancora in corso alcuni lavori e ci sono diversi cantieri aperti.
Per la Regione "l’ente competente al rilascio dell’autorizzazione commerciale ha l’obbligo di verificare preventivamente all’apertura che siano state realizzate tutte le opere edilizie, urbanistiche, viarie, di tutela ambientale previste nello studio di impatto e nel progetto generale; ed in caso negativo vietare l’apertura e/o disporre la chiusura coattiva della strutura commerciale, sino a quando non saranno realizzate tutte le previsioni progettuai".