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martedì, 24 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

I Consulenti d’oro del tram fantasma

Ecco a chi sono andati i due milioni di parcelle. E adesso l’Amat vuole nuovi fondi.
 
Hanno speso quasi due milioni di euro in consulenze, per pagare comitati tecnici scientifici che hanno garantito parcelle d’oro a professionisti vicini al sindaco Diego Cammarata, da Nino Bevilacqua a Lorenzo Ceraulo. Tutto con i soldi del tram, opera faraonica che doveva essere pronta entro il 2010 e che ad oggi non vede un solo metro di linea ferrata piazzato in città.

Di certo c’è però che ancora prima di vedere in funzione almeno la prima linea funzionante, si sa già che il tram per essere completato costerà di più dei 235 milioni di euro previsti. L’Amat ha appena presentato un conto da 24 milioni di euro aggiuntivi necessari per ultimare l’opera, dopo che appena aperto il primo cantiere a Brancaccio si è scoperto che la progettazione del tracciato era carente e non aveva considerato, ad esempio, cavi ad alta tensione, sottoreti e ponti pericolanti. Sul fronte delle consulenze, dal fondo del tram sono stati spesi 950 mila euro per il mantenimento dell’Ufficio emergenza traffico nato come supporto all’attività commissariale del sindaco Cammarata: ben 591 mila euro sono serviti a pagare le parcelle dei componenti del comitato tecnico della struttura stessa, composto da Lorenzo Ceraulo (36.923 euro il suo compenso), Nino Bevilacqua (parcella da 130.200 euro), il professore Vito Candia (148.200 euro), il provveditore Opere pubbliche Aldo Mancurti (112 mila euro), l’avvocato dello Stato Gianfranco Pignatone (36.923 euro), l’ingegnere capo del Genio civile Pietro Lo Monaco (1 l2milaeuro) e l’ex assessore all’Urbanistica Mario Milone (13 mila euro). Cosa ha fatto questo comitato? In funzione dal 2003 al 2006, ha dato pareri non solo sui problemi inerenti alla progettazione del tram, ma anche su altre opere pubbliche in città. In un anno non si è riunito più di 17 volte, con il record del 2005 dove le sedute sono state appena 10 e hanno garantito comunque un compenso da 50 mila euro, ad esempio, a Bevilacqua (5 mila euro a seduta).
Sempre sul fronte incarichi affidati con i soldi del tram, c’è anche la parcella da 250 mila euro presentata all’Amat dal dirigente Domenico Caminiti come Rup, sulla quale per il cda attuale ha aperto un contenzioso. «Emerge chiaramente che con i soldi del tram e attraverso l’emergenza traffico di Cammarata sono state erogate parcelle senza alcun rapporto con il lavoro effettivamente prestato che era saltuario ed occasionale – dice il consigliere del Pd Maurizio Pellegrino – La verità è che si è trovata l’ennesima occasione per arricchire i soliti noti che, per ogni seduta, percepivano parcelle scandalosamente alte». «Le cifre dei compensi sono molto superiori al compito svolto», aggiunge Nadia Spallitta, di Un’Altra Storia. Peccato però che mentre il tram ha garantito incarichi a sei cifre per dirigenti e professionisti, adesso si scopre che i soldi per l’opera non bastano e occorre aggiungere altri 24 milioni di euro ai 235 milioni già stanziati per l’opera. Il motivo? Lo mette nero su bianco il direttore dell’Amat Domenico Drago, rispondendo a un’interrogazione di Pellegrino. Si è scoperto, a cantiere aperto, che il progetto iniziale non teneva conto del rischio esondazione per un tratto del tram che attraversa il fiume Oreto: per aggirare questo inconveniente, del tutto prevedibile, occorrerà una manutenzione straordinaria del ponte Oreto, costo 2 milioni di euro. Si è scoperto poi che il tracciato tagliava in due un cavo ad alta tensione dell’Enel: nel progetto il cavo non esiste. Se a questo si aggiunge lo spostamento di sottoreti che inizialmente erano a carico del Comune e adesso dell’Amat, il conto finale delle spese aggiuntive fa 24 milioni di euro. «Dall’anno scorso, prima del mio insediamento, l’Amat era a conoscenza di questi costi aggiuntivi che comunque per un’opera da oltre 200 milioni di euro non sono d’importo elevato – dice il presidente dell’Amat, Mario Bellavista -Abbiamo chiesto un aiuto alla Regione attraverso i fondi Europei e ho appena ricevuto la disponibilità da parte dell’assessorato ai Trasporti. I lavori però vanno avanti e a giorni saranno messi in strada le prime 140 tonnellate di assi ferrati». 
 
 
 
 
 
 
 
Ricordiamo che in questo sito (www.nadiaspallitta.it)      nella sezione Atti consiliari/Interrogazioni è pubblicata (in pdf) la risposta alla Interrogazione sul Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza traffico .
 




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