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domenica, 22 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Il Piano Regolatore del Comune di Palermo è inesistente

Nadia Spallitta – consigliere del gruppo UN’ALTRA STORIA e componente della Commissione Urbanistica – ha dichiarato:
<<Le infinite vicende del Piano Regolatore del Comune di Palermo meriterebbero una maggiore attenzione perché coinvolgono interessi economici e sociali di tutta la città. Ieri il Consiglio Comunale, nel silenzio di tutti, ha adottato il terzo provvedimento di “rettifica degli errori materiali” del P.R.G. o meglio della delibera consiliare di presa d’atto del decreto legge regionale 2002 di approvazione del P.R.G.. In altre parole, mentre per legge il provvedimento finale di approvazione di uno strumento urbanistico è il decreto della Regione, a Palermo il provvedimento finale è la delibera di presa d’atto del decreto regionale (atto a mio avviso giuridicamente inesistente). Se non che , questa irrituale presa d’atto contiene centinaia di casi che vengono definiti errori materiali che in tutti questi anni sono stati corretti senza le forme dello strumento urbanistico, senza osservazioni, ma sulla base di singole richieste dei cittadini di volta in volta interessati alla correzione. Così, ci si accorge che aree considerate di verde agricolo sono aree industriali, ville storiche sono invece villette rurali, aree a parcheggio si scopre improvvisamente che sono aree a servizio di edifici esistenti, immobili da espropriare e demolire perché ricadono su manti stradali non devono essere più demoliti, zone definite A sono invece B e viceversa  e così via, con un procedimento irregolare, schizofrenico ed a mio avviso in violazione dei principi di trasparenza e parità di trattamento. Indubbiamente questo sistema travisa i principi che devono ispirare la formazione dello strumento urbanistico e non risponde ad un buon governo e ad una buona gestione del territorio, determinando tra l’altro negli stessi cittadini  una oggettiva incertezza sulle effettive destinazioni urbanistiche degli immobili>>.



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