Incidenti sul lavoro
Ott 16, 2009Ufficio StampaLavoro
In Italia, ogni giorno si registrano dai 3 ai 4 morti sul posto di lavoro, 90/100 al mese e circa 1.300 l’anno. In Sicilia nel 2008 le vittime di morti bianche sono state 111 e nei primi cinque mesi del 2009 i dati parlano già di 38 vittime.
Inoltre, sempre dati alla mano, il nostro Paese si conferma, tra gli stati europei, uno di quelli con il più alto numero di vittime sul lavoro. Negli ultimi dieci anni, infatti, mentre in Europa si è registrato un calo delle morti bianche pari al 29,41% , in Italia tale flessione è stata solo del 25,49%. In paesi come la Germania e la Spagna, contrariamente a quanto accade da noi, il numero delle vittime si è addirittura quasi dimezzato. (dati forniti dal rapporto sulla “tutela e condizione delle vittime del lavoro tra le leggi inapplicate e diritti negati” presentato dall’Anmil, Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro)
SPALLITTA: si istituisca un fondo a favore dei familiari delle vittime di incidenti sul lavoro
"Il recente incidente sul lavoro accaduto nel quartiere San Lorenzo a Palermo, che ha provocato la morte di Giuseppe Di Gregorio, un giovane operaio (alla cui famiglia va tutta la nostra solidarietà) mentre svolgeva le sue mansioni, deve farci riflettere sull’allarmante dato siciliano ed italiano relativo alle morti bianche. E’ impensabile come nel nostro Paese si possa morire ancora sul posto di lavoro e che, rispetto agli altri stati europei come la Germania e la Spagna in cui si è registrato un netto calo degli incidenti, l’Italia continui ad essere il solito fanalino di coda (circa 1.300 decessi in un anno, di cui 111 in Sicilia solo nel 2008 e già 38 nei primi 5 mesi del 2009). Senza considerare che da queste cifre sono esclusi tutti coloro che operano in nero e le vittime di malattie contratte in ambienti di lavoro. Come gruppo Un’Altra Storia siamo vicini a tutti i lavoratori e stiamo valutando la possibilità di istituire, con una mozione, un fondo comunale che sia di supporto e sostegno alle famiglie delle vittime di incidenti sul lavoro e ci adopereremo, altresì, affinché vengano effettuate tutte le verifiche per impedire che tale fenomeno aumenti ulteriormente a causa del degrado sociale e dell’incuria dei datori di lavoro."
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia