<<Le somme (in totale 952 mila euro) stanziate con una delibera dalla Giunta Cammarata per finanziare alcune iniziative culturali, non potevano essere impegnate poiché la suddetta delibera risulta palesemente viziata. Il dato oggettivo è che in questa città, non esiste una programmazione consiliare delle attività culturali e soprattutto, non sussistono norme che consentano, come nel caso in questione, l’acquisto di “pacchetti di spettacoli”. Pertanto, l’Amministrazione comunale, operando in queste circostanze, avrebbe a disposizione esclusivamente due opzioni : o quella prevista e disciplinata dalle leggi sulla trasparenza che, in materia di cultura, prevedono appunto l’erogazione dei contributi secondo criteri predeterminati con un regolamento che assicuri la trasparenza e l’imparzialità della spesa, che tuttavia, il Comune di Palermo non ha mai adottato; oppure quella di fare ricorso alle forme dell’evidenza pubblica con regolari bandi di gara, trattandosi comunque di acquisizione di servizi.
Il mio non vuole essere in alcun modo un attacco al mondo della cultura e dello spettacolo, piuttosto il tentativo di salvaguardare la trasparenza e garantire la parità di trattamento a tutti gli operatori e a tutte le Associazioni culturali, inoltre, tale provvedimento risulta ancora più inopportuno considerando il momento di grave disagio sociale che Palermo sta vivendo. Ancora una volta i provvedimenti di questa Amministrazione non si inseriscono in alcuna programmazione e conseguentemente non sono in grado di dare risposte reali alle esigenze culturali della città.>>