Prot. n. 110 Palermo, 1 giugno 2010
Interrogazione con risposta scritta
Oggetto: Convento Sant’Agata alla Guilla – Palermo.
PREMESSO CHE
> L’Amministrazione Comunale ha investito parecchie risorse economiche e di personale nella progettazione e nel recupero architettonico e funzionale di uno dei più grandi e prestigiosi complessi monumentali di proprietà comunale e cioè il Convento di Sant’Agata alla Guilla, sito nel centro storico di Palermo in via Celso, angolo Piazza Sant’Agata alla Guilla.
> Anche in tempi recenti, sull’immobile è stata investita, per ulteriori interventi edilizi, la somma di circa un milione di euro.
Sembrerebbe che con una procedura irregolare, in assenza dell’iter previsto dalla legge per la dismissione del patrimonio immobiliare comunale, ed in assenza della programmazione di competenza del Consiglio Comunale, l’immobile sia stato “conferito” e, quindi, donato al Teatro Stabile Biondo di Palermo, privando e impoverendo ingiustificatamente il patrimonio pubblico del Comune di Palermo di un’opera di grande rilevanza storica, oltre che di valore incalcolabile.
Per quanto sopra premesso
SI CHIEDE DI CONOSCERE
1. Se corrisponde al vero che il predetto Convento di Sant’Agata alla Guilla sia stato “conferito” al Teatro Stabile Biondo di Palermo.
2. Per quali motivi sia avvenuto il “conferimento”.
3. Con quali provvedimenti e con quali procedure l’immobile sia stato “conferito”, distraendolo, peraltro, dalla sua destinazione di uso comunale.
4. Quale ne sia la sua attuale destinazione ed utilizzo.
5. Chi sia il Responsabile del procedimento amministrativo che ha seguito l’iter relativo al conferimento.
6. Se sia stata fatta un’analisi costi/benefici in relazione alla dismissione di questo immobile.
7. Se sia stata effettuata una valutazione del valore dell’immobile e quale sia il valore dello stesso.
Si chiede, inoltre, copia di tutti gli atti ed i provvedimenti connessi con il conferimento, compresi l’atto di dismissione e l’atto di assegnazione, dell’immobile Convento di Sant’Agata alla Guilla.
LA CAPOGRUPPO
Nadia Spallitta