full screen background image
Search
lunedì, 23 dicembre 2024
  • :
  • :

Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Interrogazione – Piano Territoriale Infanzia e Adolescenza- Legge 285/97

 AL SIG. SINDACO
        
Interrogazione con risposta scritta
 
 
 
Prot.                                                                                                               Palermo, luglio 2010
Oggetto:  Piano Territoriale  Infanzia e Adolescenza- Legge 285/97.
Chiarimenti
       
     Premesso che
–                     Con legge n. 285 del 28.08.1997 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza “ è stato istituito il Fondo Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, demandando alle regioni e alle 15 città riservatarie la definizione degli ambiti territoriali di intervento e l’adozione dei Piani Territoriali, mediante l’adozione di Accordi di Programma (ai sensi dell’art. 27 della L. 142/90);
La legge 285/1997 (art. 1, comma 2) garantisce una quota riservata dei fondi stanziati per le politiche per l’infanzia e l’adolescenza alle cosiddette Città riservatarie vale a dire 15 grandi città metropolitane: Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Taranto, Torino, Venezia.
Le quindici città hanno da sempre costituito una sorta di “nucleo fondante” per le politiche della legge 285/97 e hanno rappresentato anche un piccolo “laboratorio” in materia di infanzia e adolescenza. Con il contributo del Centro nazionale, le Città mantengono una rete di relazione e di collaborazione stabile, al fine di scambiare esperienze ed informazioni;
–                     Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le Città riservatarie hanno istituito un Tavolo di coordinamento che consente di condividere esperienze ed opportunità tra istituzioni ed in questo contesto si inseriscono i seminari tecnici per le città riservatarie finalizzati a creare uno spazio di confronto sia sugli aspetti finanziari sia su quelli relativi alle politiche per l’infanzia attraverso il rafforzamento e/o la revisione della progettazione ex Lege 285/97.
Visto
–                     L’art. 4  della Legge 285/1997 (Servizi di sostegno alla relazione genitore-figli, di contrasto della povertà e della violenza, nonché misure alternative al ricovero dei minori in istituti educativo-assistenziali):
1. Le finalità dei progetti di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a) , possono essere perseguite, in particolare, attraverso:
a)    l’erogazione di un minimo vitale a favore di minori in stato di bisogno inseriti in famiglie o affidati ad uno solo dei genitori, anche se separati;
b) l’attività di informazione e di sostegno alle scelte di maternità e paternità, facilitando l’accesso ai servizi di assistenza alla famiglia ed alla maternità di cui alla legge 29 luglio 1975, n. 405, e successive modificazioni;
c) le azioni di sostegno al minore ed ai componenti della famiglia al fine di realizzare un’efficace azione di prevenzione delle situazioni di crisi e di rischio psico-sociale anche mediante il potenziamento di servizi di rete per interventi domiciliari, diurni, educativi territoriali, di sostegno alla frequenza scolastica e per quelli di pronto intervento;
d) gli affidamenti familiari sia diurni che residenziali;
e) l’accoglienza temporanea di minori, anche sieropositivi, e portatori di handicap fisico, psichico e sensoriale, in piccole comunità educativo-riabilitative;
f) l’attivazione di residenze per donne agli arresti domiciliari nei casi previsti dall’articolo 47- ter, comma 1, numero 1), della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni, alle quali possono altresí accedere i padri detenuti, qualora la madre sia deceduta o sia assolutamente impossibilitata a prestare assistenza ai figli minori;
g) la realizzazione di case di accoglienza per donne in difficoltà con figli minori, o in stato di gravidanza, nonché la promozione da parte di famiglie di accoglienze per genitori unici esercenti la potestà con figli minori al seguito;
h) gli interventi di prevenzione e di assistenza nei casi di abuso o di sfruttamento sessuale, di abbandono, di maltrattamento e di violenza sui minori;
i) i servizi di mediazione familiare e di consulenza per famiglie e minori al fine del superamento delle difficoltà relazionali;
l) gli interventi diretti alla tutela dei diritti del bambino malato ed ospedalizzato.
2. La realizzazione delle finalità di cui al presente articolo avviene mediante progetti personalizzati integrati con le azioni previste nei piani socio-sanitari regionali.
–                     L’art. 5  della Legge 285/1997 che prevede interventi a favore dei minori dai 0 ai tre anni
–                     La Determinazione Dirigenziale n. 1059 del 21/07/2010 di “Presa d’atto del verbale di chiusura della Commissione Esaminatrice del Bando ex Lege 285/97”;
–                     Il D.Lgs 163/06 che prescrive che anche nel settore sociale per importi pari o superiori ad  € 137.000,00 si applica la disciplina comunitaria con i relativi obblighi di pubblicazione del bando.
 
Considerato che
Non è ben chiaro quale sia lo specifico riferimento normativo utilizzato per la selezione delle proposte ammesse a finanziamento;
 
SI CHIEDE DI CONOSCERE
1)           L’anno di avvio del Piano Territoriale per l’Infanzia e l’Adolescenza della città di Palermo, di cui si chiede copia comprensiva delle successive modificazioni ed integrazioni;
2)           Anno di sottoscrizione dell’Accordo di Programma, di cui si chiede copia comprensiva delle successive modificazioni ed integrazioni;
3)           I Responsabili del provvedimento e procedimento di gestione dei servizi e dei progetti inseriti nel Piano Territoriale per l’Infanzia e l’Adolescenza;
4)           Componenti del Gruppo Tecnico Interistituzionale, di cui si chiede copia degli atti di nomina e breve relazione dell’attività svolta nella fase preparatoria e di valutazione dell’attuazione dell’Accordo di Programma, con indicazione:
a.     delle rispettive  competenze;
b.    qualifiche;
c.    Ufficio/Ente di provenienza;
d.    Durata dell’incarico ed eventuali proroghe.
5)           Le azioni individuate per gli anni 2007-2010;
6)           Gli interventi previsti nell’ambito del Piano Territoriale dell’Infanzia e dell’Adolescenza che sono stati oggetto di bando pubblico negli anni 2007-2010;
7)           Considerato che la L. 285/97 prevede il finanziamento dei progetti esecutivi per periodi triennali, quanti sono stati sino ad oggi i bandi di gara pubblicati, di cui si chiede copia;
8)           Se, in mancanza di pubblicazione dei bandi, l’Amministrazione Comunale ha proceduto ad altre forme di affidamento dei servizi, ad esempio, facendo ricorso a proroghe od altre modalità in luogo dell’avvio di procedure di gara, le eventuali motivazioni ed i riferimenti normativi che hanno consentito la proroga;
9)           Copia dei verbali, degli atti ed in generale dei provvedimenti con i quali siano stati predeterminati i criteri per l’attribuzione dei punteggi e modalità di pubblicazione dei predetti criteri;
10)        I responsabili del provvedimento e del procedimento di approvazione dei criteri di  cui sopra contenuti negli avvisi pubblici di gara, dei cui atti si chiede copia relativi agli anni 2007-2010;
11)        Composizione della Commissione delle gare espletate negli anni 2007-2010, di cui si chiede copia degli atti di nomina;
12)        Copia dei verbali redatti dalle Commissioni esaminatrici delle gare espletate negli anni 2007-2010 relativi all’ammissione e all’esclusione delle istanze delle diverse associazioni;
13)        Copia del bando di gara di cui alla graduatoria pubblicata con D.D. n. 1059 del 21/07/2010 con indicazione espressa indicazione di:
a.    dove è stato pubblicato il bando;
b.    per quanto tempo.
14)        A quale titolo gli atti di cui alla D.D. n. 1059 del 21/07/2010 sono sottoscritti da dirigente non competente in tema di Piano Territoriale Infanzia e Adolescenza ex Lege 285/97;
15)        Copia delle istanze e dei documenti allegati presentati dai candidati (ammessi ed esclusi) in relazione al bando di gara di cui alla D.D. n. 1059 del 21/07/2010;
16)        Graduatoria degli ammessi al finanziamento e degli esclusi in relazione al bando di gara di cui alla D.D. n. 1059 del 21/07/2010;
17)        Copia degli atti relativi agli Enti ammessi al finanziamento in relazione al bando di cui alla D.D. n. 1059 del 21/07/2010 con particolare riferimento:
a.     all’atto costitutivo,
b.    lo statuto,
c.    la sede legale,
d.     i locali in cui si svolge l’attività,
e.     il titolare della proprietà della sede e dei locali in cui si svolge l’attività,
f.      gli atti di accertamento dell’agibilità e sicurezza dei locali in cui si svolge l’attività,  e relative certificazioni degli organi competenti
g.    l’elenco completo del personale preposto all’attività con indicazione delle  rispettive qualifiche e curricula;
h.    atti di assunzione e durc relativo al personale utilizzato per lo svolgimento del progetto ammesso a finanziamento
i.      nominativo del responsabile per la sicurezza e relativa documentazione per ogni centro aggregativo
18)        Se tra gli esclusi dal finanziamento e tra  i beneficiari del finanziamento alcuni svolgano la loro attività in locali appartenenti a qualsiasi titolo all’Amministrazione comunale, dei cui atti di concessione , a qualsiasi titolo  (deliberativi, amministrativi e contabili e convenzioni)  si chiede copia;
19)        Quali siano i soggetti che in concreto, pur essendo formalmente ammessi al finanziamento, non beneficeranno dei finanziamenti ed in virtù di quali criteri e motivazioni predeterminate;
20)        I responsabili del provvedimento e del procedimento del monitoraggio e valutazione dell’attività svolta dagli Enti ammessi al finanziamento dal 2007sino ad oggi, dei cui atti si chiede copia;
21)        Relazione sullo stato di attuazione della L. 285/97 relativa agli anni 2007, 2008, 2009, 2010;
22)        Copia degli atti di impegno delle somme da stanziare per la realizzazione degli interventi previsti in  attuazione della L.285/97 dal 2007 ad oggi;
23)        Se nel comune di Palermo per l’anno 2010 siano  state avviate le previste nuove forme di gestione di fondi attraverso l’attivazione di un meccanismo di Ordinativi di Pagamento in luogo degli Ordinativi di Accreditamento con il quale il Governo provvede ad accreditare i fondi direttamente sul bilancio comunale, velocizzando così l’iter di accreditamento e liberando la Città riservataria dall’obbligo di utilizzo del fondo entro il 31 dicembre dell’anno in corso.
24)      Copia degli atti di rendicontazione delle attività svolte in relazione alle associazione  singole o consorziate ,  relative agli anni 2007-2009
25)      Copia delle relazioni relative alle attività di controllo operate presso le associazioni destinatarie di finanziamenti ex l.285/1997 per gli anni 2007-2009
26)      Indicazione di modalità e termini e criteri previsti  per  il controllo delle attività ammesse a finanziamento giusta verbale  della Commissione n. 44/2010
      SI CHIEDE INOLTRE 
nelle more che la S.V. fornisca gli elementi di risposta alla presente interrogazione, di volere sospendere l’avvio degli atti consequenziali alla Determinazione Dirigenziale n. 1059 del 21/07/2010 di “Presa d’atto del verbale di chiusura della Commissione Esaminatrice del Bando ex Lege 285/97” in considerazione dell’irritualità delle procedure seguite con riferimento all’adozione degli atti da parte di dirigente sprovvisto di competenza in materia, all’ammissione di associazioni  di fatto , alla mancata richiesta di certificazione antimafia , all’assenza tra i requisiti, dell’iscrizione negli elenchi regionali di cui alla l.r.22/1986, all’inosservanza delle procedure di cui al D.Lvo 163/2006 per importi di rilevanza comunitaria   ed all’impropria attribuzione di maggior favore nei confronti di associazioni titolari di immobili di proprietà comunale
 
      LA  CONSIGLIERA
        Nadia Spallitta

 




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Credits