Pubblichiamo il testo dell’interrogazione presentata dal mio gruppo e avente ad oggetto lo Sgombero delle case occupate all’Insula 3 delle Zen 2.
AL SIG. SINDACO
Interrogazione con risposta scritta
Oggetto: Sgombero delle case occupate all’Insula 3 delle Zen 2.
Premesso che
Da molti giorni, numerose famiglie sgomberate dalle case occupate all’Insula 3 dello ZEN 2, non avendo alcuna soluzioni alloggiativa alternativa, dormono per strada in condizioni precarie, affidati esclusivamente al sostegno fornito dai cittadini palermitani che, con grande solidarietà e sensibilità, stanno garantendo i beni di prima necessità e di soccorso.
> Come sancito dai principi contenuti nella Convenzione Internazionale del 1989 sui diritti del fanciullo, l’Amministrazione Comunale deve porre al centro della programmazione della propria attività il bambino e la sua famiglia, con i suoi diritti e i suoi bisogni di tutela, educativi e ricreativi.
> Il diritto ad avere un luogo idoneo al proprio sviluppo psicofisico, il diritto al gioco, alla salute, devono essere assicurati in modo da garantire alle bambine e ai bambini la loro sana crescita in un ambiente stabile dove poter sviluppare la loro personalità e la loro identità, sotto la cura e la responsabilità dei genitori, in un’atmosfera serena e di sicurezza materiale e morale.
> Attualmente l’Amministrazione Comunale prevede interventi di contrasto in emergenza del disagio, ma non di prevenzione e di eliminazione del disagio, e ciò è confermato dalle oggettive inadempienze dell’Amministrazione Comunale, che non ha affrontato nell’ultimo decennio in modo efficace l’annoso problema del diritto all’alloggio, privilegiando scelte dispendiose ed inutili e, comunque, fuori da una programmazione vera, come quelle del ricovero decennale in albergo, o l’alloggio nei containers, o il possibile affidamento dei minori presso case famiglia.
Vista la totale assenza di programmazione da parte dell’Amministrazione Comunale, in occasione dell’adozione dei provvedimenti repressivi, e l’assenza di adeguati interventi alternativi a favore delle famiglie destinatarie degli sgomberi e soprattutto idonei a garantire i diritti di centinaia di bambine e bambini durante e dopo lo sgombero.
Considerato che si tratta di nuclei familiari che per anni hanno vissuto in condizioni di assoluto disagio economico ed abitativo con la conseguente lesione e violazione dei più elementari diritti umanitari.
Valutata la necessità di tutelare con ogni strumento utile ed opportuno i diritti dei minori che, nel caso di sgombero, sarebbero gravemente lesi.
Considerato infatti che la regolare crescita di questi bambine e bambini deve essere assolutamente rispettata e che una ordinanza di sgombero senza dignitose soluzioni alternative può avere effetti devastanti e traumatici sulla integrità psico-fisica dei minori e che, pertanto, anche da questo punto di vista, è inaccettabile un provvedimento repressivo dell’Amministrazione, responsabile per la sua parte, di comportamenti inadeguati ed inadempienti, che non sia tra l’altro accompagnate da misure di tutela ed assistenza dei minori.
Considerato poi che in alcuni di questi alloggi vivono soggetti invalidi ai quali l’Amministrazione ha il preciso dovere di prestare assistenza e servizi.
Valutata quindi la necessità di salvaguardarne i diritti.
Tenuto conto che
> il Sindaco, nella qualità di autorità locale di protezione civile, ai sensi dell’art. 15 comma 3 della Legge n. 225/92 e dell’art. 108 del Codice Civile e del D.Lgs. n. 112/98, deve adottare tutti i provvedimenti utili e necessari alla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini, anche con poteri con tingibili ed urgenti che le recenti disposizioni miniseriali gli hanno ampiamente conferito ;
> il Sindaco, ai sensi degli artt. 50 e ss T.U. 267/00, come rappresentante della comunità locale, deve adottare tutti i provvedimenti necessari per la salvaguardia dell’igiene pubblica .
Per tutto quanto sopra questo Gruppo Consiliare, fermo restando l’importanza di sostenere in ogni modo l’unità dei nuclei familiari e la permanenza delle bambine e dei bambini presso le rispettive famiglie, anche al fine di non aggravare la condizione di trauma che è già determinata dallo sgombero coatto delle stesse famiglie
1. Se siano state adottate quali siano le azioni specifiche per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità e per la salute psico-fisica dei minori, oltre che in generale dei componenti dei nuclei familiari destinatari di provvedimenti di sgombero, con individuazione preventiva di strutture idonee alle principali esigenze di primaria e temporanea accoglienza e di alloggio nelle diverse fasi di sgombero.
2. Se siano state previste e quali siano le azioni rivolte ad assicurare condizioni necessarie ed indispensabili per garantire a i minori ed alle loro famiglie il soddisfacimento dei bisogni “materiali” assicurando i beni di prima necessità , a tutela di diritti fondamentali e dell’integrità psico-fisico, compromessa dall’esecuzione coattiva degli sgomberi.
LE CONSIGLIERE
Nadia SPALLITTA Antonella MONASTRA