L SIG. SINDACO DEL COMUNE DI PALERMO
Interrogazione con risposta scritta
Prot. n. 90 Palermo, 19/06/2009
OGGETTO: Posizione debitoria A.M.I.A. S.p.A.
-Chiarimenti-
PREMESSO CHE
Con deliberazione n. 20/2009/PRSP del 26.03.2009, avente per oggetto: “Controllo finanziario degli enti locali- Rendiconto 2007: adempimenti ai sensi dell’art. 1, comma 168, L.266/2005 (legge finanziaria 2006)”, la Corte dei Conti – Sezione di controllo per la Regione Siciliana, nell’ambito di una più ampia azione di controllo della gestione complessiva dei rapporti intrattenuti con talune società partecipate, si è determinata sulla situazione finanziaria di A.M.I.A. S.p.A. rilevando, in particolare che:
CONSIDERATO CHE
> La Società partecipata A.M.I.A. S.p.A., com’è noto, è un’azienda che vive una grave crisi finanziaria anche per il proliferare di società controllate, per le assunzioni e/o stabilizzazioni collegate “ad un numero di unità lavorative ed a qualifiche, non adeguatamente calcolate, che potrebbero prescindere dagli effettivi bisogni dei cittadini in generale per prendere piuttosto in considerazione una sorta di sostegno all’occupazione adottato con forme improprie” [cfr. deliberazione corte dei Conti per la Regione siciliana n.178/2008/contr.], per l’affidamento di consulenze, ed in generale per possibili sprechi e spese, legati anche a missioni e viaggi di lavoro all’estero (per le quali, secondo quanto appreso dalla stampa, la Procura di Palermo ha già avviato un’inchiesta).
> I creditori dell’AMIA, al fine di recuperare le somme ritenute contrattualmente spettanti, sempre più spesso fanno ricorso alle procedure esecutive previste dalla disciplina codicistica sottoponendo a pignoramento le somme dovute dal comune di Palermo alla detta società a titolo di corrispettivo dei servizi resi.
Le dirette conseguenze del proliferare delle procedure esecutive, tra l’altro, sono:
– l’esponenziale crescita delle partite debitorie di AMIA nei confronti dei creditori procedenti derivante dalle spese di giudizio e dalle spese legali relative alle diverse fasi del procedimento esecutivo (decreto ingiuntivo, precetto ed esecuzione), oltre agli interessi legali e/o moratori sulla sorte fino al soddisfo.
> Dalle ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa dal direttore generale Lo Cicero, emergerebbe che l’attuale posizione debitoria dell’AMIA verso terzi ammonti a circa 270 milioni di euro, di cui 48 milioni di euro circa relativi al presunto falso in bilancio, già oggetto di indagini giudiziarie.
Per quanto sopra, lo Scrivente Gruppo consiliare al fine di garantire la sana amministrazione delle risorse pubbliche ed il pieno soddisfacimento dei bisogni della cittadinanza, non senza sottacere i potenziali profili di danno all’erario comunale per il cattivo uso di risorse pubbliche
CHIEDE DI CONOSCERE
– La quantificazione della situazione debitoria dell’AMIA S.p.A., dal 2005 ad oggi, riferita specificatamente ai contenuti e alla natura giuridica dell’ accensione del debito, con richiesta di indicazione dettagliata di:
1. fornitori di beni e di servizi (oggetto del contratto, modalità di scelta del contraente, corrispettivo pattuito, eventuali procedure esecutive avviate con relativo esito e costo delle stesse);
2. personale interno;
3. collaboratori e/o consulenti esterni;
4. oneri di gestione (fitti passivi, assicurazioni, debiti scaturenti da sentenze, ecc.)
5. oneri fiscali (con particolare riferimento alla TARSU comunale e all’ecotassa regionale);
6. oneri bancari o verso alti istituti finanziari (con particolare riferimento alle finalità dei finanziamenti accesi)
7. società controllate
– copia dei bilanci approvati dal Consiglio di Amministrazione dell’Azienda, dal 2005 ad oggi;
– quali sono state le concrete misure correttive messe in atto per il ripiano industriale volto alla eliminazione della deficitarietà strutturale dell’azienda e non alla mera copertura delle perdite, secondo quanto sollecitato dalla Corte dei Conti per la Regione siciliana (cfr. deliberazione n. 178/2008/contr. Del 20/11/2008).
– se si è proceduto all’eliminazione dal conto del patrimonio dell’Azienda dei crediti vantati nei confronti del comune di Palermo oggetto del c.d. ‘disallineamento’ censurato dalla citata deliberazione della Corte dei Conti e propedeutico al contributo ex art. 4 bis, comma 8 del Decreto Legge 97/2008, ammontante ad 80 milioni di euro [cfr. nota Ufficio Gabinetto del Sindaco n. 11758 del 17/12/2008];
– a quanto ammontano i costi delle azioni di recupero coattivo del credito poste in essere dai creditori AMIA, con indicazione delle ragioni e dell’ammontare originario del credito;
– quali sono le ragioni del proliferare delle azioni di recupero coattivo del credito poste in essere dai creditori AMIA;
– se i decreti ingiuntivi sono trasmessi tempestivamente all’Amministrazione comunale, con indicazione delle date di notifica (all’AMIA e all’Amministrazione comunale) e copia degli stessi;
– quali sono le motivazioni del mancato e/o ritardato pagamento del contratto di servizio AMIA nei termini previsti e prima dell’avvio delle procedure esecutive.
LE CONSIGLIERE
Nadia Spallitta Antonella Monastra