La Repubblica Palermo – 20 febbraio 2016 (scarica l’articolo in Pdf)
Il bimbo è malato, stop allo sgombero
Ancora 15 giorni per la famiglia che ha occupato un alloggio
Hanno venticinque giorni di tempo per trovare un altro appartamento dove abitare. Ieri mattina lo sfratto è stato solo rimandato al 15 marzo, data in cui il proprietario dell’immobile di via Sadat si ripresenterà alla porta dell’alloggio occupato otto mesi fa dalla famiglia di Domenica Oliva. Lo scorso luglio, Domenica, madre di quattro figli, ha cercato di dare un tetto al marito, disoccupato, e soprattutto ai suoi bambini. Tra loro c’ è Giovanni, quindicenne gravemente malato. «Avevamo chiesto aiuto al Comune – racconta Domenica – ma ci è stato detto di aspettare. Cosa potevo fare?». I tempi di attesa troppo lunghi hanno così portato i sei senza casa ad occupare un bene privato, mentre nel resto della città altre famiglie con difficoltà economiche occupano scuole, uffici e spazi della Curia.
«Abbiamo cercato di evitare lo sfratto chiamando subito il presidente dell’Ottava circoscrizione Marco Frasca Polara e la vicepresidente del Consiglio comunale Nadia Spallitta», dice Nino Rocca del Comitato di Lotta per la casa, comitato che si è mobilitato per evitare l’ennesimo sgombero. Gli ultimi risalgono a poche settimane fa, quando due famiglie con bambini furono fatte uscire dagli uffici comunali del Cep. Ieri sarebbe toccato anche a Giovanni, costretto a letto da metastasi diffuse in tutto il corpo. «Come si può sfrattare una famiglia in queste condizioni?», chiedeva a gran voce il Comitato mentre Spallitta e Frasca Polara cercavano di mediare con il proprietario e, alla fine, hanno ottenuto una proroga fino al 15 marzo.
«Se entro quella data sarà approvata la modifica al regolamento per l’assegnazione degli immobili per l’emergenza abitativa – dice la vicepresidente del Consiglio comunale – la famiglia sarà inserita nella nuova graduatoria con cui potrà ottenere subito, senza lunghe attese, un appartamento». È in discussione, a Palazzo delle Aquile, un emendamento che prevede l’attribuzione di poteri straordinari al sindaco, così da poter far fronte ai casi di emergenza come questi. Se approvato, Giovanni e altri bambini con problemi di salute avranno una corsia preferenziale per ottenere un tetto. «Il Comune si era già mobilitato due giorni fa proprio per aiutare la famiglia di Giovanni – precisano il sindaco Orlando e l’assessore agli Interventi abitativi Agnese Ciulla – se fossero stati sgomberati, avremmo cercato una collocazione in una struttura convenzionata».
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Giornale di Sicilia – 20 febbraio 2016 (scarica il Pdf)
Rinviato sgombero di una famiglia
Rinviato al 15 marzo lo sgombero per la famiglia Gandolfo, che da 9 mesi occupa un appartamento in via Sadat di proprietà di un privato. Ieri mattina le forze dell’ ordine avevano tentato di avviare le operazioni, poi fermate per la presenza in casa di un figlio minorenne gravemente malato. Sul posto, a sostegno della famiglia, il sindacato Sunia e i comitati Lotta per la casa 12 luglio e Prendokasa. A mediare con il proprietario sono intervenuti anche il vicepresidente del consiglio comunale, Nadia Spallitta, e il presidente dell’VIII circoscrizione, Marco Frasca Polara, che hanno sottoscritto un documento ufficiale di impegno tra le parti. Il Comune promette un intervento per assicurare un tetto alla famiglia Gandolfo.