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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

L’agenda dell’antimafia a cura di Anna Puglisi e Umberto Santino

agenda_antimafia.jpg

agenda_antimafia.jpgSu gentile concessione del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”,abbiamo deciso di pubblicare quotidianamente  i tragici episodi di cronaca nera legati alla mafia, per non dimenticare le numerose vittime in Sicilia e in tutti il territorio italiano.

3 novembre

1915. A Corleone (Palermo) uccisione di Bernardino Verro, uno dei principali organizzatori del movimento contadino fin dai tempi dei Fasci siciliani, dirigente del partito socialista, sindaco del paese. Il 30 luglio del 1983 aveva organizzato a Corleone il primo congresso provinciale dei Fasci dei Lavoratori che aveva approvato i “patti di Corleone”, uno dei primi contratti scritti del sindacalismo italiano. Arrestato nel 1984, condannato ad una lunga pena detentiva e poi amnistiato, aveva riorganizzato la Federazione della terra. Condannato ancora una volta, era espatriato negli Stati Uniti. Rientrato nel 1901 aveva promosso uno sciopero che aveva strappato ai proprietari condizioni più favorevoli per i lavoratori agricoli. Nel 1906 con l’Unione agricola cooperativa vengono introdotte le affittanze collettive. Nel 1914 viene eletto sindaco.

 

Aveva subito già un attentato. Del delitto furono accusati tredici mafiosi, tra cui alcuni che avevano sempre avversato Verro. La sentenza di rinvio a giudizio conteneva accuse circostanziate e descriveva minuziosamente l’organizzazione mafiosa locale, grazie anche alle descrizioni che ne aveva fatto lo stesso Verro che per un breve periodo, come ha rivelato un memoriale, ne aveva fatto parte (forse nel tentativo di coinvolgerla nella lotta contro gli agrari). Al processo il pubblico ministero abbandonò l’accusa e gli imputati furono assolti. Il busto che lo ricordava in una piazza di Corleone venne distrutto nel 1925, rimesso e trafugato nel 1994. Un nuovo busto è stato più volte imbrattato.




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