Trasformare l’Albergo delle Povere da spazio espositivo e museale a centro direzionale. Il monumento settecentesco di corso Calatafimi a breve ospiterà uffici regionali. L’Opera pia di assistenza ai poveri, proprietaria del complesso, ha chiesto al Comune di approvare una delibera per cambiare destinazione d’uso all’immobile. Ma il Consiglio comunale ha perso tempo e la Regione ha nominato un commissario che si pronunci al suo posto. Al Comune non è rimasto altro da fare che fornire parere, non vincolante: e la settimana scorsa Sala delle Lapidi ha detto sì al cambio di destinazione d’uso. Adesso la palla passa alla Regione che dopo alcuni passaggi formali autorizzerà l’operazione.
Ma dell’intera operazione era all’oscuro sia l’assessore comunale al Centro storico Maurizio Carta, e soprattutto, la Soprintendenza ai Beni culturali. <<Se ci hanno mai chiesto un parere sul cambio di destinazione d’uso dell’Albergo delle Povere da spazio espositivo a centro direzionale per uffici? – dice la soprintendente Adele Mormino – No, nessuno ci ha chiesto nulla>>. Una parte dell’Albergo delle povere ospita da tempo alcuni uffici regionali, quelli dell’Arpa. Ma desso, con il cambio di destinazione d’uso, sarebbe l’intero complesso a trasformarsi. Almeno secondo Nadia Spallitta, capogruppo di Un’Altra Storia e componente della commissione Urbanistica, che ha contestato duramente l’operazione: <<Sono contraria al cambio di destinazione d’uso, e trovo assurdo che la Regione per questa delibera abbia già inviato un commissario ad acta – dice la Spallitta – non solo si mortifica un bene che finora è stato utilizzato per ospitare mostre, ma si violano anche le norme urbanistiche. Se l’Albergo delle Povere deve ospitare uffici, deve per esempio destinare più aree a parcheggio. Così si va a congestionare una zona in pieno centro storico.>>…(continua)