Palermo è invasa dai rifiuti e questo ormai si sa, la città è in panne, talmente è forte l’olezzo di spazzatura nell’aria che con l’auto non si può viaggiare con il finestrino aperto.Sono veramente indignato, devo fare qualcosa per raccontare questo ennesimo disastro ambientale. Con l’ausilio di un video vi documento la mia domenica a zonzo con la telecamera, partendo da Mondello e arrivando in via Sampolo. Il cammino comincia intorno alle ore 14, scendo da casa , salgo in auto, metto la cintura, esco dalla stradina privata di casa mia e devo subito inchiodare i freni perchè un branco di cani mi attraversa davanti e si fionda sul cassonetto ancorato tra i rifiuti di via caduti sul lavoro.
Li ho capito che era il caso di attivare la mia bella telecamera, l’avevo preparata prima d’uscire per realizzare delle riprese di palermo invasa dai rifiuti da lasciare ai posteri.
Breve antefatto, alle ore 11:30, in consiglio comunale è appena cominciata una seduta con all’ordine del giorno la delibera della giunta Cammarata che prevede l’aumento della tassa sui rifiuti (tarsu) del 35% e contro la quale da settimane si batte l’opposizione di centrosinistra che ha presentato 1.200 emendamenti, facendo ostruzionismo in aula. Secondo l’amministrazione comunale l’aumento della tarsu serve a sostenere le finanze dell’Amia che ha un buco di circa 150 milioni di euro, senza i rincari sarebbe a rischio l’occupazione. L’opposizione chiede che a pagare siano gli ex amministratori dell’Amia che hanno creato la crisi finanziaria e invitano l’amministrazione a recuperare le somme non versate dagli evasori.
Poco dopo l’avvio della seduta scoppia una rissa tra alcuni consiglieri dopo che la maggioranza ha proposto di far svolgere la seduta a porte aperte. Davanti al palazzo, in piazza Pretoria, ci sono circa 400 persone, tra operatori dell’Amia, dipendenti di società collegate e raccoglitori di ferro e cartone.
Come in tutte le occasioni con assemblamento di persone a piazza Pretoria si è subito sistemato un venditore ambulante di aranciate e limoncello, i posteggiatori invece si sono concentrati su piazza Bellini.
Il municipio è letteralmente blindato. Ci sono presidi di polizia in tenuta antisommossa, carabinieri e guardia di finanza. Uomini della Digos sono mischiati ai manifestanti per controllare e far si che la tensione non aumenti. Nell’aula consiliare c’è anche una delegazione di sindacalisti, invitati a seguire i lavori.
Torniamo alla mia passeggiata, sono in via Venere, vengo investito da una nuvola di fumo denso e fetido, decido di accostare l’auto per curiosare, è l’ennessimo incendio, qualcuno ha deciso di eliminare la spazzatura, che ha invaso la corsia in direzione mondello, mandandola a fuoco, pensando forse di risolvere così il problema dei rifiuti senza valutare i rischi per la salute.
A pochi passi pochi curiosi osservano, ormai gli incendi dei cassonetti non suscitano neanche più curiosità , da quando è iniziata questa finta emergenza sono almeno 200 i roghi che hanno colorato Palermo di fumo nero. Sull’indignazione neanche ci spero…
Continuo il mio giro e arrivo all’addaura, mi fermo a guardare un panorama splendido, oggi è una giornata meravigliosa, calda e assolata, a rovinare la mia vista ancora lei, la “munnizza”, la riprendo ancora una volta, riprendo il mare usando come quinta i cassonetti, da uno scorcio spuntano due velisti.
L’addaura d’estate prende vita, riaprono i locali nutturni per fighetti, la quantità di sacchetti neri che costeggia le ville abusive sulla costa è l’ennesimo scempio di una costa meravigliosa deturpata dall’abusivimo, dall’inciviltà e dalla cattivissima amministrazione.
A Vergine Maria a quest’ora non c’è praticamente nessuno, solo qualche anziano che ha già cenato da un pezzo, seduti nel corso principale con vista sulla piazza, anch’essa sporca e puzzolente.
Sono all’Arenella, il quartiere più affascinante di questa citta, con Montepellegrino alle spalle e il mare in faccia, qui l’assenza dello stato e dell’amministrazione ormai è cosa nota, noi come associazione ci siamo spesso battuti per far rispettare un minimo di regole alla collettività, a volte ci siamo riusciti, molto spesso no.
Qui accadono sempre cose strane, e le immagini che vedrete sicuramente sono le più assurde della giornata. Appena arrivato mi imbatto nella montagna dei rifiuti più alta fin’ora incrociata, i sacchetti accumulati superano i due metri di altezza, in larghezza si superano i dieci metri, la pattume arriva fino ad un cancello di un parcheggio privato e ne impedisce addirituttura il transito ed apertura, tant’è che è mezzo aperto bloccato da un cartone.
Mi fermo a mangiare un boccone a casa dei miei.
Ricevo un messaggio sul cellulare, l’aumento della tarsu non è passato. L’opposizione per la prima volta in 7 anni è riuscita a bloccare il centrodestra in consiglio comunale, un evento!!! Bisognerebbe festeggiare. Secondo il Pd sono stati i cittadini ad incidere, secondo il mio parere è stata la volontà politica e ostruzionistica dell’mpa e di alcuni del pdl in rotta con il partito a portare a casa il risultato. So bene che non importa, che è comunque una vittoria per la città, non si poteva accettare il 3 aumento della tassa sui rifiuti in 3 anni.
Sono finite le partite, il Palermo ha fatto la sua solita scialba partita, l’ultima di questo campionato di serie a, mi appresto a riprendere il tour dei cassonetti, con la consapevolezza che almeno per quest’anno non dovrò pagare ancora una volta i danni di questa amministrazione.
Prima d’uscire controllo ancora una volta le agenzie, leggo testualmente (ansa): “ i consiglieri comunali sono usciti dal municipio di Palermo, dove si è svolta una seduta straordinaria del consiglio, tra le urla e i fischi di un centinaio di lavoratori dell’azienda rifiuti (Amia) e raccoglitori di ferro e cartone. I lavoratori si erano radunati davanti al palazzo in attesa di conoscere l’esito dei lavori sulla delibera che prevedeva l’aumento della tassa sui rifiuti (tarsu), che alla fine non è stata discussa per l’ostruzionismo dell’opposizione. L’uscita dei consiglieri è stata protetta dai poliziotti, che hanno formato un cordone.”
Decido di chiamare Nadia Spallitta, consigliere serio e onesto, mi racconta qualche retroscena e mi rilascia la seguente dichiarazione: “l’opposizione unita ha fermato un provvedimento iniquo e vessatorio che non avrebbe risolto il problema dei lavoratori e dell’AMIA, ma avrebbe soltanto coperto le spese irregolari che questa società, indebitandosi, ha accumulato in tutti questi anni, facendo gravare la pessima gestione dell’azienda sui cittadini. Da oggi si apre la possibilità di un tavolo tecnico che affronti in modo razionale e programmatico i diversi problemi di questa e delle altre aziende.”
“E’ brava Nadia, è preparata, spesso è sola Nadia…”.
Breve antefatto, alle ore 11:30, in consiglio comunale è appena cominciata una seduta con all’ordine del giorno la delibera della giunta Cammarata che prevede l’aumento della tassa sui rifiuti (tarsu) del 35% e contro la quale da settimane si batte l’opposizione di centrosinistra che ha presentato 1.200 emendamenti, facendo ostruzionismo in aula. Secondo l’amministrazione comunale l’aumento della tarsu serve a sostenere le finanze dell’Amia che ha un buco di circa 150 milioni di euro, senza i rincari sarebbe a rischio l’occupazione. L’opposizione chiede che a pagare siano gli ex amministratori dell’Amia che hanno creato la crisi finanziaria e invitano l’amministrazione a recuperare le somme non versate dagli evasori.
Poco dopo l’avvio della seduta scoppia una rissa tra alcuni consiglieri dopo che la maggioranza ha proposto di far svolgere la seduta a porte aperte. Davanti al palazzo, in piazza Pretoria, ci sono circa 400 persone, tra operatori dell’Amia, dipendenti di società collegate e raccoglitori di ferro e cartone.
Come in tutte le occasioni con assemblamento di persone a piazza Pretoria si è subito sistemato un venditore ambulante di aranciate e limoncello, i posteggiatori invece si sono concentrati su piazza Bellini.
Il municipio è letteralmente blindato. Ci sono presidi di polizia in tenuta antisommossa, carabinieri e guardia di finanza. Uomini della Digos sono mischiati ai manifestanti per controllare e far si che la tensione non aumenti. Nell’aula consiliare c’è anche una delegazione di sindacalisti, invitati a seguire i lavori.
Torniamo alla mia passeggiata, sono in via Venere, vengo investito da una nuvola di fumo denso e fetido, decido di accostare l’auto per curiosare, è l’ennessimo incendio, qualcuno ha deciso di eliminare la spazzatura, che ha invaso la corsia in direzione mondello, mandandola a fuoco, pensando forse di risolvere così il problema dei rifiuti senza valutare i rischi per la salute.
A pochi passi pochi curiosi osservano, ormai gli incendi dei cassonetti non suscitano neanche più curiosità , da quando è iniziata questa finta emergenza sono almeno 200 i roghi che hanno colorato Palermo di fumo nero. Sull’indignazione neanche ci spero…
Continuo il mio giro e arrivo all’addaura, mi fermo a guardare un panorama splendido, oggi è una giornata meravigliosa, calda e assolata, a rovinare la mia vista ancora lei, la “munnizza”, la riprendo ancora una volta, riprendo il mare usando come quinta i cassonetti, da uno scorcio spuntano due velisti.
L’addaura d’estate prende vita, riaprono i locali nutturni per fighetti, la quantità di sacchetti neri che costeggia le ville abusive sulla costa è l’ennesimo scempio di una costa meravigliosa deturpata dall’abusivimo, dall’inciviltà e dalla cattivissima amministrazione.
A Vergine Maria a quest’ora non c’è praticamente nessuno, solo qualche anziano che ha già cenato da un pezzo, seduti nel corso principale con vista sulla piazza, anch’essa sporca e puzzolente.
Sono all’Arenella, il quartiere più affascinante di questa citta, con Montepellegrino alle spalle e il mare in faccia, qui l’assenza dello stato e dell’amministrazione ormai è cosa nota, noi come associazione ci siamo spesso battuti per far rispettare un minimo di regole alla collettività, a volte ci siamo riusciti, molto spesso no.
Qui accadono sempre cose strane, e le immagini che vedrete sicuramente sono le più assurde della giornata. Appena arrivato mi imbatto nella montagna dei rifiuti più alta fin’ora incrociata, i sacchetti accumulati superano i due metri di altezza, in larghezza si superano i dieci metri, la pattume arriva fino ad un cancello di un parcheggio privato e ne impedisce addirituttura il transito ed apertura, tant’è che è mezzo aperto bloccato da un cartone.
Mi fermo a mangiare un boccone a casa dei miei.
Ricevo un messaggio sul cellulare, l’aumento della tarsu non è passato. L’opposizione per la prima volta in 7 anni è riuscita a bloccare il centrodestra in consiglio comunale, un evento!!! Bisognerebbe festeggiare. Secondo il Pd sono stati i cittadini ad incidere, secondo il mio parere è stata la volontà politica e ostruzionistica dell’mpa e di alcuni del pdl in rotta con il partito a portare a casa il risultato. So bene che non importa, che è comunque una vittoria per la città, non si poteva accettare il 3 aumento della tassa sui rifiuti in 3 anni.
Sono finite le partite, il Palermo ha fatto la sua solita scialba partita, l’ultima di questo campionato di serie a, mi appresto a riprendere il tour dei cassonetti, con la consapevolezza che almeno per quest’anno non dovrò pagare ancora una volta i danni di questa amministrazione.
Prima d’uscire controllo ancora una volta le agenzie, leggo testualmente (ansa): “ i consiglieri comunali sono usciti dal municipio di Palermo, dove si è svolta una seduta straordinaria del consiglio, tra le urla e i fischi di un centinaio di lavoratori dell’azienda rifiuti (Amia) e raccoglitori di ferro e cartone. I lavoratori si erano radunati davanti al palazzo in attesa di conoscere l’esito dei lavori sulla delibera che prevedeva l’aumento della tassa sui rifiuti (tarsu), che alla fine non è stata discussa per l’ostruzionismo dell’opposizione. L’uscita dei consiglieri è stata protetta dai poliziotti, che hanno formato un cordone.”
Decido di chiamare Nadia Spallitta, consigliere serio e onesto, mi racconta qualche retroscena e mi rilascia la seguente dichiarazione: “l’opposizione unita ha fermato un provvedimento iniquo e vessatorio che non avrebbe risolto il problema dei lavoratori e dell’AMIA, ma avrebbe soltanto coperto le spese irregolari che questa società, indebitandosi, ha accumulato in tutti questi anni, facendo gravare la pessima gestione dell’azienda sui cittadini. Da oggi si apre la possibilità di un tavolo tecnico che affronti in modo razionale e programmatico i diversi problemi di questa e delle altre aziende.”
“E’ brava Nadia, è preparata, spesso è sola Nadia…”.
Sono le 17 e 30, sono in auto con l’aria condizionata sparata al massimo per supplire all’impossibilità di aprire ai finestrini, c’è un caldo pazzesco. Entro in via Cardinale Lualdi, mi fermo qualche minuto al parcheggio. Vedo diverse persone che si avvicinano ai cassonetti. “Siamo fuori orario e la gente getta la spazzatura, siamo alle solite”. Passa qualche secondo è un simpatico vecchietto armato di carriola da muratore trasporta un sacco rosa maleodorante, si ferma, saluta un amico, si guarda intorno e scarica la carriola nella enorme discarica di via Lualdi. “Non mi era mai capitato di vedere trasportare un sacchetto con la carriola!”.
Scendo al molo nuovo, “guarda un pò chi si rivede”, gli accampati con il camper, chi ci ha seguiti la scorsa estate se li ricorderà bene, la famiglia di Ficarazzi (Pa) (proprietaria di un 6 vani in paese e convinta di poter occupare il suolo pubblico per mesi con le due roulotte), accampati per mesi sopra i cassonetti a ridosso della spiaggia LIBERA dell’Arenella.
Con Francesca, che intanto era salita a bordo della mia auto ci siamo guardati e capiti subito. Siamo alle solite, dobbiamo riprendere la battaglia per liberare la spiaggia dell’Arenella dagli abusivi, dalle roulotte, dai gazebo.
Penso di avere visto abbastanza, riprendo il mio giro.
Faccio una carrellata di immagini, passo da via card. Rampolla, via Ammiraglio Rizzo, via Autonomia Sicilia, la storia si ripete all’infito.
Sono in via Sampolo, mi fermo davanti ad un cassonetto rovesciato e sommerso dai rifiuti, lo osservo qualche minuto.
Scendo al molo nuovo, “guarda un pò chi si rivede”, gli accampati con il camper, chi ci ha seguiti la scorsa estate se li ricorderà bene, la famiglia di Ficarazzi (Pa) (proprietaria di un 6 vani in paese e convinta di poter occupare il suolo pubblico per mesi con le due roulotte), accampati per mesi sopra i cassonetti a ridosso della spiaggia LIBERA dell’Arenella.
Con Francesca, che intanto era salita a bordo della mia auto ci siamo guardati e capiti subito. Siamo alle solite, dobbiamo riprendere la battaglia per liberare la spiaggia dell’Arenella dagli abusivi, dalle roulotte, dai gazebo.
Penso di avere visto abbastanza, riprendo il mio giro.
Faccio una carrellata di immagini, passo da via card. Rampolla, via Ammiraglio Rizzo, via Autonomia Sicilia, la storia si ripete all’infito.
Sono in via Sampolo, mi fermo davanti ad un cassonetto rovesciato e sommerso dai rifiuti, lo osservo qualche minuto.
E’ la sintesi di questa giornata, Palermo è una città al rovescio!.