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martedì, 24 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Maxi-lottizzazione in via Di Blasi – la Regione spedisce il commissario

Il Consiglio Comunale ne discuterà martedì prossimo, così come stabilito dal commissario ad acta inviato pochi giorni fa dalla Regione che, prima di decidere se approvare o bocciare l’att0, deve ascoltare Sala delle Lapidi. In ballo c’è la più grossa lottizzazione degli ultimi anni: l’ultimo via libera alla realizzazione di 300 appartamenti in un’area tra via Evangelista Di Blasi e via Leonardo Da Vinci. Buona parte di questi appartamenti è già stata realizzata. Ma mancano  ancora almeno due palazzi la cui costruzione è stata bloccata da un lunghissimo contenzioso. Una questione annosa– nota come la “lottizzazione Genova” – sulla quale la commissione Urbanistica ha dato parere contrario.
<<Se la lottizzazione viene approvata senza modifiche sarà l’ennesima cementificazione del territorio: in quell’area va realizzato un parco>> dice Nadia Spallitta, Un’Altra Storia, presidente della commissione Urbanistica che racconta il lungo iter della vicenda cominciata nel 1997. << Un giorno prima dell’approvazione del nuovo P.R.G. – racconta la Spallitta – , un commissario ad acta nominato dalla Regione approva una lottizzazione per circa 300 appartamenti su un’area di circa 130 mila metri quadrati. Il giorno successivo il Consiglio Comunale approva il nuovo P.R.G. e destina la stessa area a servizi pubblici >>. Due provvedimenti del tutto discordanti che generano un lunghissimo contenzioso che blocca la lottizzazione per cinque anni. Fino al 2002 quando – in sede di approvazione del Prg – la Regione accoglie le osservazioni del lottizzante destinando l’area definitivamente ad edilizia residenziale privata. << Contestualmente – denuncia la Spallitta –  accoglie però anche alcune osservazioni di cittadini residenti, che chiedono provvedimenti incompatibili con la lottizzazione come l’ampliamento delle aree di verde>>. Le prime ruspe arrivano nel 2004, ma nel 2007 i lavori si fermano : trascorsi dieci anni dall’approvazione del piano, gli uffici comunali rifiutano il rilascio di ulteriori concessioni. L’impresa ha chiesto una proroga fino al 2012, poiché dal 1997 al 2002 l’attività è rimasta ferma, ma gli uffici hanno rinviato la questione al Consiglio Comunale. Che decide di non decidere. Fino all’arrivo, pochi giorni fa, del commissario. <<L’atto va bocciato>>, chiede la Spallitta, mentre per Rosario Filoramo, Pd, <<la questione deve rimanere nelle mani degli uffici: ma deve essere il Consiglio a pronunciarsi, prelevando la delibera prima che si pronunci il commissario>>. Favorevole alla proroga Giulio Tantillo: << Non vedo nulla di anomalo. A questo punto, però, decida il commissario>>.



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