Prot. n. 106 Palermo, 02/09/2009
MOZIONE – “SVILUPPO ECONOMICO ED OCCUPAZIONALE IN SICILIA: CONTINUITA’ OPERATIVA DEGLI STABILIMENTI FIAT E DELLE AZIENDE DELL’INDOTTO”
PREMESSO CHE
Da alcuni mesi, centinaia di lavoratori FIAT di Termini Imerese e dell’indotto, già sottoposti in passato a lunghi periodi di cassa integrazione, si ritrovano, a fasi alterne, fuori dai cancelli dello stabilimento per protestare contro il preannunciato piano di ristrutturazione del Gruppo FIAT Auto che prevede un drastico ridimensionamento occupazionale, soprattutto nel Mezzogiorno e in Sicilia, e la cessazione della produzione di automobili nello stabilimento di Termini Imerese a partire dal 2012. Molti sono stati le manifestazioni, le iniziative e gli incontri organizzati da sindacati, cittadini, da una parte della politica a sostegno della lotta dei lavoratori di Termini Imerese.
Lo stabilimento FIAT di Termini Imerese, dove lavorano circa 3.000 dipendenti compresi quelli delle aziende dell’indotto, è oggi uno dei poli più produttivi del Gruppo, al punto che i vertici dirigenziali della FIAT avevano presentato un quadro strategico generale e siglato un accordo con il Governo centrale con il quale venivano assicurati nuovi investimenti sulle attività produttive e stanziamenti economici proprio per il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese, l’ampliamento delle maestranze e quindi il mantenimento dell’attività complessiva.
TENUTO CONTO CHE
Gli accordi raggiunti su scala internazionale fra la FIAT ed altri gruppi automobilistici, se da un lato concorrono alla ripresa dell’industria automobilistica nel mondo, dall’altro, come si apprende da più fonti, comporterebbero un notevole calo della produzione nazionale e la drastica riduzione di posti di lavoro soprattutto nello stabilimento di Pomigliano d’Arco e in quello di Termini Imerese, di cui è prevista, peraltro, la sua chiusura e riconversione a partire dal 2012.
PER TUTTO QUANTO SOPRA
QUESTO GRUPPO CONSILIARE
> Esprime preoccupazione per le conseguenze generali che l’annunciata cessazione di produzione di automobili a partire dal 2012 nello stabilimento FIAT di Termini Imerese causerebbe per lo sviluppo economico e sociale del territorio interessato;
> Esprime il suo disaccordo con il piano strategico annunciato dall’amministratore delegato della FIAT che prevede la riconversione, ancora peraltro molto vaga e non delineata, dello stabilimento di Termini Imerese;
> Esprime preoccupazione per la grave situazione che permane per le migliaia di lavoratrici e lavoratori che vedono in pericolo il loro posto di lavoro e incertezza per il loro futuro e quello dei loro figli;
> Esprime piena solidarietà anche alla popolazione di Termini Imerese e degli altri comuni del suo comprensorio che, con la chiusura dello stabilimento e delle aziende dell’indotto, verrebbe enormemente danneggiata sai dal punto di vista economico che sociale.
IL CONSIGLIO COMUNALE
si impegna e impegna
IL SINDACO
ad adoperarsi concretamente, attraverso l’utilizzo dei canali istituzionali, affinché:
1. Venga garantita la continuità operativa e produttiva dello stabilimento della FIAT di Termini Imerese per garantire occupazione alle migliaia di lavoratrici e di lavoratori e alle loro famiglie da anni vessati da cassa integrazione, da promesse non mantenute, da contratti non rinnovati o non definiti, da stenti economici, e soprattutto dalla paura incombente del licenziamento;
2. Venga salvaguardata e mantenuta la produzione nelle aziende dell’indotto;
3. Il Gruppo FIAT non attui il piano di riconversione che vedrebbe entro qualche anno lo smantellamento e la chiusura dello stabilimento della FIAT di Termini Imerese;
4. Il Governo centrale realizzi quanto assicurato nei mesi scorsi, anche in vista della definizione di un piano di accordi internazionali, attraverso nuovi investimenti sulla produzione e stanziamenti economici proprio per il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese e quindi il mantenimento dell’attività complessiva;
5. Venga promosso un incontro tra i rappresentanti della politica locale e regionale, amministratori delegati delle industrie e delle aziende, confindustria, organizzazioni sindacali per affrontare e discutere concretamente sui temi di politica industriale, sviluppo economico, ricerca ed innovazione, anche per capire l’orientamento e i provvedimenti che il governo centrale intende adottare per la salvaguardia di tutti i vari livelli occupazionali del Gruppo FIAT in Italia ed in particolare, in questo momento di emergenza, per i lavoratori siciliani della FIAT;
6. Vengano realizzati, dai competenti governi nazionale e regionale, azioni ed investimenti che concorrano allo sviluppo occupazionale, economico e produttivo, e, nel caso specifico, quello automobilistico, attraverso incentivi e sgravi fiscali per l’acquisto di nuove automobili ed auto ecologiche, la realizzazione di iniziative volte alla ricerca ed alla innovazione tecnologica, o forme di apprendistato finalizzati all’assunzione a tempo indeterminato di giovani.
LE CONSIGLIERE
Nadia SPALLITTA Antonella MONASTRA