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sabato, 21 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Mozione sugli Asili Nido

COMUNE DI PALERMO

CITTA’ PER LA PACE

GRUPPO CONSILIARE

                                                                                 MOVIMENTO  139

 

Piazza Pretoria n. 1 – 90133 Palermo

Telefono: 091 7402273 –  Fax: 091 7402284

n.spalllitta@comune.palermo.it

 

Prot.                                                                                      Palermo,

 

MOZIONE

 

OGGETTO:Manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni confiscati alla mafia non destinati ad uso abitativo,da utilizzare per allocarvi asili nido.

 

 PREMESSO CHE

 

Ø  l’Asilo Nido è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico che il Comune di Palermo  rivolge ai bambini e alle loro famiglie; esso si inserisce nel progetto complessivo del Comune che nel suo statuto si è impegnato a tutelare”I diritti dei minori promuovendone l’educazione…” (art.2 comma 1); l’attuazione di questi diritti costituisce la finalità centrale del nido che accoglie i bambini da 0 a 3 anni, questo servizio ha lo scopo di aiutare i piccoli utenti a crescere in stato di salute e benessere, a seguire percorsi equilibrati di socializzazione, a superare ogni forma di difficoltà ed acquisire le abilità, le conoscenze e le competenze affettive e relazionali utili per costruirsi un esperienza di vita ricca, originale e armonica, le trasformazioni sociali e culturali negli ultimi decenni nella città di Palermo hanno portato a considerare gli asili nido come luoghi di educazione e socializzazione dei piccoli e luoghi di riferimento delle famiglie dove potere attuare una riflessione generale sulle condizioni di vita e sulle tematiche dell’educazione all’infanzia.

 

Ø  con la Legge n.109 del 07 marzo 1996 e successive modifiche ed integrazioni si è, finalmente ,  introdotta nel nostro ordinamento giuridico la confisca del patrimonio dei mafiosi e la destinazione ad uso sociale dei beni confiscati.

 

CONSIDERATO CHE

 

Ø  nella città di Palermo esistono 26 asili nido, per una capienza a tutto il 2012 pari a 988 posti disponibili, con una domanda media di circa 2.000 istanze ;

 

 

Ø  il Comune di Palermo, quindi, non riesce a rispondere alle domande delle famiglie;

 

Ø  dall’elenco aggiornato degli immobili confiscati alla mafia, risulta che il Comune dispone di                                                                                                                                     immobili non destinati ad uso abitativo,né ad uffici comunali,che, tutt’ora, necessitano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e che potrebbero essere utilizzati per allocarvi asili nido;

 

 

VISTI

 

Ø  La legge n. 109 del 7 marzo 1996 e successive modifiche ed integrazioni;

 

Ø  Lo statuto del Comune di Palermo;

 

Ø  Il regolamento degli asili nido, giusta deliberazione di Consiglio Comunale n. 208 del 13 giugno 2013;

 

Ø  Il regolamento per la disciplina delle acquisizione di lavori in economia, giusta deliberazione di Consiglio Comunale n. 199 del 22 maggio 2013;

 

 

 

                                                     TUTTO CIO’ PREMESSO 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Si impegna e impegna

 

IL SINDACO, LA GIUNTA E GLI UFFICI COMUNALI

 

 Ad utilizzare gli interventi del Coime e gli interventi in economia,di cui al Regolamento per la disciplina delle acquisizioni di lavori in economia di forniture di beni e di servizi, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 199 del 22 maggio 2013, privilegiando nell’ordine degli interventi, e salvo diverse ragioni di urgenza, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili confiscati alla criminalità organizzata, ex legge 575/65 non destinati ad uso abitativo o per uffici comunali, che necessitino di tali interventi per realizzare nuovi asili nido, al fine di  garantire il relativo servizio primario agli utenti.

Ad assegnare al relativo capitolo di bilancio le risorse adeguate per l’ attuazione dei predetti interventi.

Ad attivare tutte le iniziative per acquisire contributi e finanziamenti della Comunità Europea, dello Stato e della Regione, rivolti alla gestione del patrimonio confiscato,assegnato ai comuni.

 

 

 

                                                                                                                       La consigliera

                                                                                                                  Avv. Nadia Spallitta 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                         

 

 




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