Il consigliere Nadia Spallitta, componente della commissione urbanistica e capogruppo di Un’Altra Storia, si dichiara contraria ai nuovi 700 alloggi di Zamparini.
“La vicenda relativa alla creazione di un nuovo stadio, di un ipermercato e di 700 nuovi alloggi nella zona Zen-Pallavicino, sarà oggetto di un’interrogazione del gruppo consiliare Un’Altra Storia, in quanto non è chiaro l’iter amministrativo seguito per concedere l’assenso a questa interventi.”
“La vicenda relativa alla creazione di un nuovo stadio, di un ipermercato e di 700 nuovi alloggi nella zona Zen-Pallavicino, sarà oggetto di un’interrogazione del gruppo consiliare Un’Altra Storia, in quanto non è chiaro l’iter amministrativo seguito per concedere l’assenso a questa interventi.”
“In primo luogo con riferimento ai 700 alloggi sponsorizzati da Zamparini, dubito fortemente che gli stessi possano essere realizzati in assenza del Peep e di varianti urbanistiche che, come tali, devono essere sottoposte alle osservazioni e alle opposizioni dei cittadini e devono essere adottate dal Consiglio comunale, mentre ad oggi nulla è stato presentato né in Commissione Urbanistica né tanto meno in Consiglio.”
“Condivido, inoltre, la preoccupazione espressa dall’Ance anche perché prima di costruire nuovi alloggi occorre un censimento del fabbisogno che tenga conto degli immobili abusivi realizzati negli ultimi decenni e degli immobili abbandonati del centro storico. Anche l’intera vicenda della creazione di un centro commerciale e di un secondo stadio, necessita di approfondimento perché, da un primo esame, sembrerebbe che ci siano alcuni vizi di legittimità e che gli atti non siano stati sottoposti alle obbligatorie forme di pubblicazione e di pubblicità. Senza considerare, infine, i danni all’economia locale e alle tradizioni artigianali che, a mio avviso, la realizzazione di un nuovo grande ipermercato potrebbe determinare”.
“Condivido, inoltre, la preoccupazione espressa dall’Ance anche perché prima di costruire nuovi alloggi occorre un censimento del fabbisogno che tenga conto degli immobili abusivi realizzati negli ultimi decenni e degli immobili abbandonati del centro storico. Anche l’intera vicenda della creazione di un centro commerciale e di un secondo stadio, necessita di approfondimento perché, da un primo esame, sembrerebbe che ci siano alcuni vizi di legittimità e che gli atti non siano stati sottoposti alle obbligatorie forme di pubblicazione e di pubblicità. Senza considerare, infine, i danni all’economia locale e alle tradizioni artigianali che, a mio avviso, la realizzazione di un nuovo grande ipermercato potrebbe determinare”.