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domenica, 22 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

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Nadia Spallitta e Sonia Alfano La carica delle aspiranti sindachesse

ENTRAMBE LANCIANO LA PROPRIA CANDIDATURA PER PALAZZO DELLE AQUILE
Nadia Spallitta e Sonia Alfano La carica delle aspiranti sindachesse
Nadia Spallitta e Sonia Alfano. Due donne siciliane con una storia politica diversa, entrambe accumunate da un’unica città, Palermo e dal loro desiderio, più o meno velato, di guidarla.
Per la prima, varie associazioni e movimenti vogliono la sua candidatura a sindaco di Palermo.
La seconda esprime il suo desiderio di correre per la poltrona di primo cittadino del capoluogo siciliano sulle colonne di Vanity Fair. L’ultimo numero del settimanale, infatti, dedica due colonne alla figlia di Beppe Alfano, giornalista ucciso dalla mafia dal titolo:”E io mi candido a Palermo”.
“Dopo Napoli, è ora di liberare Palermo” dice la Alfano. “Non ci pensavo -continua- ma dopo la vittoria di De Magistris i miei sostenitori hanno aperto una pagina su Facebook e in pochi giorni sono centinaia le adesioni”.
Esiste una condizione essenziale per la sua candidatura: “Solo se c’è una seria volontà di cambiare Palermo” – dice a Tamara Ferrari la Alfano.
L’europarlamentare ex ‘grillina’ lancia poi un messaggio forte e chiaro a tutta quella classe dirigente vecchia e malsana “mandiamoli tutti a casa – dice – non voglio più vedere gente rassegnata che non crede nella politica vera”.
La candidatura di Sonia Alfano, almeno allo stato, non è stata concordata con il partito di Di Pietro. “Io,- spiega – sono indipendente. Per l’Idv c’è già Leoluca Orlando, anche se non so se il partito deciderà di sostenerlo”.
Molto cauta l’altra donna Nadia Spallitta, consigliere comunale di Sinitra ecologia e libertà: “Io non sono candidata, la mia – – dice – è solo un’ipotesi alle candidatura a sindaco. Credo che prima delle candidature spontanee, Palermo abbia bisogno delle primarie”.
Ma nonostante ciò circolano già ipotesi sul suo programma politico: La riqualificazione del territorio attraverso turismo cultura ed arte, riuscendo a creare degli indotti lavorativi che possano migliorare le condizioni cittadine in merito al precariato e la disoccupazione.
“Il programma politico – continua il consigliere comunale di Sel – va stilato solo dopo un confronto con le associazioni e movimenti presenti nella città. Conoscere l’esigenze del territorio è di vitale importanza per me e tutto il partito”.
Nadia Spallita immagina Palermo come centro culturale e turistico di tutto il mediterraneo e parla di “riattivare un dialogo virtuso con le periferie di Palermo attraverso le opere pubbliche e attraverso lo sport come strumento di emancipazione sociale”.



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