Teheran – Continuano le proteste dei pro-Moussavi nonostante i divieti. In piazza Haft-e Tir i dimostranti gridano "Morte al dittatore" e "Ahmadinejad dimettiti". Dai social network: "Gli agenti in borghese picchiano coloro che si sono radunati". Nuove proteste sono state registrate oggi a Teheran contro la rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Alcuni manifestanti riferiscono sui social network di scontri tra la polizia e centinaia di giovani scesi in piazza, che scandivano slogan come "Morte al dittatore" e "Ahmadinejad dimettiti". I testimoni parlano anche di molti arresti e di violenze commesse dagli uomini della sicurezza contro i manifestanti riunitisi in piazza Haft-e Tir, sfidando il divieto di partecipare a cortei non espressamente autorizzati."I poliziotti trascinano decine di manifestanti nelle loro auto e li portano via", ha raccontato un testimone, aggiungendo che "la polizia e gli agenti in borghese picchiano coloro che si sono radunati a sostegno di (Mir-Hossein) Mousavi", candidato riformista alle elezioni presidenziali del 12 giugno e leader dell’opposizione. Questa mattina il vice comandante della Polizia iraniana, il generale Ahmad Reza Radan, aveva annunciato: "Ogni forma di manifestazione non autorizzata dalle autorità governative sarà duramente repressa dalle forze di polizia, che hanno il dovere di garantire la sicurezza dei cittadini". La dichiarazione faceva riferimento all’invito a manifestare rivolto da diversi siti dell’opposizione all’estero, i quali ricordavano che oggi ricorre l’anniversario della rivolta popolare persiana del 1952 in favore del governo democratico di Mohammad Mosaddeq, con la quale si riuscì a imporre la volontà del popolo allo Shah di Persia.