«Pronto in 36 mesi se tutti gli enti lavoreranno d’amore e d’accordo». L’augurio dei due presidenti, Zamparini e Lombardo, nel corso della presentazione del progetto del nuovo stadio, si è già scontrato con l’opposizione in consiglio comunale. Il gruppo Un’Altra Storia è sceso in campo, pronto a combattere contro quello che sarebbe un progetto fantasma: le carte dello stadio con il suo contorno – un mega centro commerciale più 700 alloggi – non sarebbero mai pervenute alla commissione urbanistica del comune. «Non è possibile – spiega il capogruppo Nadia Spallitta – in assenza di un piano di edilizia popolare e di varianti urbanistiche, che devono essere sottoposte alle osservazioni dei cittadini e poi adottate dal consiglio comunale, autorizzare la costruzione degli alloggi».
Un procedimento poco chiaro che minerebbe, sempre secondo la Spallitta, la possibilità di dare il via libera anche a quello che, nelle intenzioni del presidente Zamparini, dovrebbe diventare lo stadio della Sicilia: «Da un primo esame – aggiunge il capogruppo di Un’Altra Storia – sembrerebbe che ci siano alcuni vizi di legittimità e che gli atti non siano stati sottoposti alle obbligatorie forme di pubblicazione e di pubblicità ». Lo stadio dovrebbe sorgere nel quartiere dello Zen al posto, forse, del velodromo Paolo Borsellino. Buttare giù una struttura pubblica costata decine di milioni di euro e vecchia di neanche vent’anni per far spazio a un gioiello sì, ma pur sempre privato. Un’Altra Storia ha già predisposto una interrogazione da sottoporre al sindaco Cammarata. Al centro del documento soprattutto il centro commerciale e i 700 alloggi: «Prima di costruire nuovi alloggi – aggiunge la Spallitta – occorre un censimento del fabbisogno che tenga conto degli immobili abusivi realizzati negli ultimi decenni e degli immobili abbandonati del centro storico. Poi la realizzazione di un grande ipermercato provocherebbe gravi danni all’economia locale e alle tradizioni artigianali». .
L’investimento complessivo previsto dal patron dei rosanero sarebbe di 150 milioni di euro. Nei giorni scorsi durissimo l’intervento dell’Ance Palermo:«È incredibile – aveva detto il presidente dell’Ance Giuseppe Di Giovanna – che Zamparini chieda una variante al piano regolatore per rientrare o ammortizzare le spese di costruzione di un impianto sportivo. Noi chiediamo da tempo una variante per risolvere un problema sociale, quello dei senzacasa». ■