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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Nuovo stadio Palermo, c’è il sì del sindaco

Palermo avrà il nuovo stadio. Questa è una certezza ma la location potrebbe essere diversa da quella prevista. La “casa del tifoso”, progetto ambizioso da 200 milioni di euro che tanto ha incantato durante la presentazione al teatro Politeama e attende di superare i passaggi obbligati dell’elefantiaca burocrazia, potrebbe diventare realtà.
Tra Zamparini e il neosindaco Leoluca Orlando, ci sono stati infatti diversi incontri interlocutori, la conferma che tra i due ci sia una comunione d’intenti è arrivata con il blitz di Orlando durante la presentazione di Sannino e Perinetti al “Barbera”. In quell’occasione il sindaco, con la battuta “Glielo faremo fare”, ha sottolineato la volontà dell’amministrazione comunale di venire incontro alle esigenze del patron e dei tifosi rosanero. Tutti quindi, compreso il nuovo alter ego della società Perinetti, hanno sottolineato la necessità imprescindibile di costruire la nuova struttura ma sui tempi e soprattutto sulla zona delle città che dovrebbe ospitare il nuovo stadio restano molti dubbi.

I DETTAGLI
– Il progetto, che «Ancora non è mai arrivato in consiglio comunale» , come precisa il presidente della commissione Urbanistica uscente del comune, Nadia Spallitta, prevede che il nuovo stadio debba nascere sulle ceneri del Velodromo, che versa in parziale abbandono. Ma la decisione di abbattere l’impianto pubblico potrebbe non ottenere il placet del consiglio comunale, che potrebbe optare per soluzioni alternative. E dalle parole di Orlando si evince che questa ipotesi non sarebbe così peregrina. «Una grande città come Palermo -ha spiegato Orlando- merita un grande stadio e questo è un obiettivo. Non deve apparire però un imposizione alla città o agli altri sport. Con il presidente lavoreremo per realizzare un nuovo stadio, senza andare a fare la guerra con il resto del mondo. Valuteremo con il Consiglio Comunale, con l’amministrazione e con la società le forme, i tempi e i luoghi dove realizzarlo».
L’intenzione insomma è quella di puntare su una soluzione meno drastica che non comporti quindi la distruzione di un impianto pubblico, che potrebbe essere invece rilanciato, ma piuttosto si scelgano location situate in altre parti della città, che siano già deputate ad accogliere nuovi impianti sportivi. Zone insomma che fanno già parte del piano regolatore, e che non richiedano pertanto una variazione urbanistica e soprattutto si adeguino perfettamente a dei parametri imprescindibili che prevedono il minore impatto ambientale possibile, il rispetto del territorio e della viabilità.
Possibilità quest’ultima che, secondo la consigliera comunale Spallitta, sarà vagliata quando la proposta arriverà sul tavolo dell’assessore competente. «Ovviamente non possiamo non poter procedere alla costruzione del nuovo stadio, che è un’esigenza fortemente reclamata dal mondo sportivo. Quando il progetto sarà presentato all’assessore al Territorio lo valuteremo ma è chiaro che il consiglio comunale vaglierà nei dettagli la proposta di Zamparini e non potrà certamente avallare decisioni che possono gravare su zone, come lo Zen per esempio, fin troppo sfruttate e che comporterebbe la distruzione di impianti come il Velodromo, realizzato con i fondi europei, che invece potrebbe essere riutilizzato senza alcuno spreco quindi di risorse pubbliche».
CENTRO SPORTIVO
– E se sulla costruzione del nuovo stadio resta qualche piccola incognita, maggiore certezza invece c’è per quanto riguarda la costruzione del nuovo centro sportivo. I lavori per l’impianto infatti, che sorgerà su 23 ettari di terreno, tra Terrasini e Montelepre, inizieranno tra cinque mesi e la struttura, che comprenderà almeno quattro campi sportivi, dove si alleneranno tutte le squadre del settore giovanile, sul modello Barcellona, saranno ultimati per la stagione calcistica 2013-2014.

fonte: calcio sport24




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