Non solo nuove botteghe e una nuova piazza, ma anche nuove palazzine al posto dei ruderi. Dopo i Prusst che con fondi pubblici coinvolgeranno piazza Alfano e dintorni, il cuore del Borgo Vecchio e la sua parte commerciale in un restyling da un milione e 200 mila euro, il Comune vorrebbe dare via libera al business dell’edilizia privata tutt’intorno al mercato storico. Il progetto passa da una variante al piano particolareggiato e prevede la ristrutturazione da parte dei privati di abitazioni distrutte dalla guerra, escludendo la costruzione di scuole, strade ed abitazioni popolari.
Le due delibere, firmate dall’assessore all’Urbanistica Mario Milone, sono già all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Contro una << ristrutturazione selvaggia e senza regole>> del Borgo Vecchio si schierano però le associazioni Salvare Palermo, Legambiente, Wwf e Italia Nostra, oltre Nadia Spallitta, consigliere comunale del gruppo Un’Altra Storia. <<Il piano particolareggiato del 2004 prevede il recupero, in modo unitario, di queste aree fortemente degradate o abbandonate – dice Spallitta – garantendo da un lato i servizi alla collettività e dall’altro alloggi di edilizia residenziale pubblica. Le due delibere stravolgono le attuali previsioni urbanistiche perché propongono la soppressione del sistema di interventi edilizi del cosiddetto “comparto edificatorio”>>. Il comparto edificatorio è uno strumento che consente anche ai residenti di intervenire nel risanamento degli edifici consorziandosi in cooperative e destinando le strutture a edilizia popolare. << Per la realizzazione di edilizia residenziale pubblica la legge prevede procedure come l’esproprio per pubblica utilità di edifici – aggiunge Rosanna Pirajno, di Salvare Palermo – da destinare a cooperative edilizie e consorzi privati. Con la variante si mette invece in discussione l’intero piano, che voleva dare una risposta concreta al fabbisogno di aree destinate a edilizia residenziale pubblica>>. Già un paio di anni fa una cooperativa di privati è riuscita a ottenere uno stralcio al piano regolatore e l’ok a un cantiere nel cuore del Borgo, suscitando le lamentele dei residenti. Le associazioni ambientaliste hanno incontrato la commissione Urbanistica del Consiglio Comunale. Il presidente Inzerillo si è impegnato a sentire i tecnici dell’amministrazione prima del voto in aula.