PALERMO – All’indomani del crollo della palazzina all’Arenella i geologi hanno puntato il dito contro i ritardi della politica: “Se ci fosse stato il libretto del fabbricato, questo crollo si sarebbe evitato”, hanno denunciato. Già, cosa ne è stato del documento che certifica lo stato di salute degli edifici?
L’obbligatorietà del libretto era prevista anche per i fabbricati di nuova costruzione, per i quali avrebbe dovuto essere presentato contestualmente alla comunicazione di fine lavori, depositato alla Protezione civile dai proprietari o responsabili dei condomini, per essere aggiornato ogni dieci anni.
La redazione del documento presupponeva, quindi, il controllo dello stato di sicurezza degli immobili. Uno screening fondamentale in una città in cui le case, soprattutto nel centro storico, scricchiolano ad ogni accenno di pioggia. Basti pensare che nella città vecchia l’amministrazione comunale ha individuato ben 1600 abitazioni fortemente degradate, con 100 edifici classificati “ad alto rischio”e 400 immobili che richiedono interventi urgenti.
Peccato che, dopo l’approvazione, il Dief sia caduto nel dimenticatoio. Lo scorso mese di dicembre dalla Protezione civile ci avevano assicurato che entro il primo semestre del 2010 sarebbero partiti i corsi per formare un centinaio di tecnici in grado di redigere il libretto del fabbricato. Perché il libretto del fabbricato venga finalmente alla luce e possa essere applicato, tuttavia, c’è ancora da aspettare. “Abbiamo revisionato il documento e ora lo rimanderemo in Consiglio comunale” annuncia l’assessore comunale alla Protezione civile, Roberto Clemente.
Per Nadia Spallitta, capogruppo di Un’Altra Storia in Consiglio comunale, il crollo della palazzina dell’Arenella e la tragedia sfiorata, è un “segnale allarmante sull’inosservanza dei requisiti sismici e di staticità di molti degli edifici palermitani, che probabilmente necessitano opere di adeguamento idonee ad assicurare il rispetto della normativa tecnica”.
La Spallitta ha annunciato la presentazione in aula di una mozione “rivolta a promuovere un programma di accertamenti e agevolazioni che permetta di verificare, con appositi sondaggi e analisi, le condizioni strutturali degli edifici, e che consenta di intervenire laddove si dovessero riscontrare deficit e pericoli di crolli”. La consigliera d’opposizione, inoltre, ha presentato un’interrogazione volta a “verificare il numero delle ordinanze contingibili e urgenti emesse in relazione ad immobili pericolanti nel centro storico, e le cause dell’eventuale mancata rimozione del pericolo”.
Spallitta invoca quindi l’utilizzo immediato dei contributi della legge regionale n.25/93 che il Consiglio comunale ha di recente sbloccato, destinandoli proprio agli interventi urgenti su immobili degradati e pericolanti.