Arrivano tempestive le critiche, da una parte e dall’altra, sulla manovra della giunta Cammarata che scavalca la decisione del Tar circa l’illegittimità dell’aumento della Tarsu del 2006, che ieri viene incredibilmente ripristinata. Leonardo D’Arrigo, consigliere comunale dell’Mpa dice: “credevamo risolta la questione Tarsu per gli anni 2006, 2007 e 2008.
Invece il sindaco per sistemare i conti di un’amministrazione ormai allo sfacelo, con un colpo di coda giuridico, propone un provvedimento illeggittimo per incompetenza della giunta comunale. Tale mossa risponde punto per punto alla sentenza del Tar, ma tra sei mesi, un anno o tre, ci sarà una nuova sentenza del Tar che boccerà nuovamente questo provvedimento, solo che allora non ci sarà più Cammarata a capo della città e quindi il sindaco sta facendo in modo di far slittare tutti i problemi della sua mal gestione in capo al nuovo sindaco che si troverà più di una gatta da pelare. Rimane l’aumento della Tarsu pari al 75% e intanto i servizi per i cittadini diminuiscono sempre più, siamo al paradosso”. E, anche Nadia Spallitta, capogruppo di Un’Altra Storia non è d’accordo e ha dichiatato: “La giunta non può riproporre, a distanza di anni e con efficacia retroattiva, l’aliquota Tarsu relativa al 2006, sia perché sarebbe in violazione delle leggi tributarie, sia perché disattende una sentenza del Tar che non è stata neanche impugnata ed è quindi pienamente valida, efficace ed esecutiva, sia perché esiste una precisa deliberazione del Consiglio comunale che ha preso atto della sentenza ed ha deciso di restituire i soldi ai cittadini, impegnando le relative somme. A nulla valgono, tra l’altro, di fronte ad una sentenza, pareri ed atti amministrativi. La sentenza, dunque, deve essere eseguita dalla Pubblica Amministrazione, altrimenti la stessa può incorrere nel reato di inosservanza di un ordine del giudice. Quella della giunta, è una palese manifestazione di arroganza politica e giuridica, in relazione alla quale invito tutti i cittadini a chiedere non soltanto la restituzione della Tarsu ma anche i danni. Nel caso di inottemperanza, anche con ricorsi collettivi, i palermitani possono altresì chiedere al Tar la nomina di un commissario ad acta che dia corso ed esegua l’ordine del giudice”.