full screen background image
Search
venerdì, 22 novembre 2024
  • :
  • :

Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Piazza Venezia – L’oasi trasformata in letamaio – I residenti: “Dateci la gestione”

E’ piccola, ha le dimensioni della scarpetta di Cenerentola e rappresenta una di quelle rare oasi che Palermo custodisce nell’ombra. Siamo a piazza Venezia, alle spalle del teatro Biondo. Nascosta nel cuore della commerciale e caotica via Roma, è attraversata ogni giorno dagli automobilisti, ma paradossalmente è sconosciuta a molti palermitani….(continua)…Numerose sono le attività commerciali che convergono attorno alla piazza…(continua)…Al centro della piazza, si sviluppa una villetta ed è qui ,che purtroppo, la percezione dell’oasi svanisce. Quella che si presenta agli occhi dei passanti è un giardino abbandonato e l’oasi, di colpo, diventa una discarica a cielo aperto.
Ci sono i clochard che dormono per terra, bottiglie di birra, cartacce sacchi colmi di rifiuti e il recinto è completamente distrutto…(continua)…Sognano una villetta piena di fiori e di verde i residenti della piazza…(continua)…Ad affliggere la piazza, però non è soltanto il problema del verde…A sostenere i commercianti e i residenti sono Nadia Spallitta e Antonella Monastra, consigliere comunali del gruppo Un’Altra Storia : <<Abbiamo fatto approvare l’ordine del giorno che prevede la pedonalizzazione delle piazze nel centro storico – afferma Nadia Spallitta – e ci stiamo attivando per far apporre in modo tempestivo le strisce pedonali in questa zona. Per quanto riguarda la proposta dei residenti, invece, abbiamo presentato una mozione con la quale impegniamo il Consiglio comunale e il sindaco ad adoperarsi in tutte le sedi possibili per la realizzazione della proposta avanzata dai residenti e dai commercianti. Si tratterebbe del primo caso di autogestione del verde in conformità con una normativa già in vigore nel resto d’Italia. Sosteniamo questa proposta sperimentale – continua – perché crediamo nella partecipazione concreta dei cittadini nei confronti dei beni comuni. Questa iniziativa è sicuramente un modello da esportare e applicare in molte altre aree della città>>…(continua)




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Credits