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La giunta ha approvato il Programma triennale opere pubbliche 2015-17 (734 interventi per 3,9 miliardi circa) e l’elenco annuale 2015 (94 interventi per 228 milioni circa). Sostanzialmente, come da tempo, l’Amministrazione non è in grado di reperire risorse per realizzare le opere pubbliche e di fronte a un fabbisogno di quasi 4 miliardi ha a disposizione, tra finanziamenti di Stato (96 milioni circa), Regione (97 milioni circa), mutui (37 circa) e risorse proprie (11 milioni circa), somme davvero irrisorie che non sono in grado di garantire gli interventi indispensabili alla collettività. Analizzando le opere dell’elenco annuale, che sono le uniche realizzabili, si osserva che non sono previste (ed anzi sono stati cassate) tutte le demolizioni di opere e lottizzazioni abusive, a mio avviso con il rischio che non essendo prevista in questa sede lo stanziamento di risorse per eliminare gli illeciti edilizi, non è ben chiaro come possa l’Amministrazione procedere in tal senso.
Un’altra voce rilevante e poco comprensibile riguarda la realizzazione di nuove costruzioni di edilizia abitativa per circa 37 milioni di euro. Lascia perplessa la circostanza per la quale si finanziano nuovi alloggi e non si interviene sul recupero del patrimonio comunale, in relazione al quale si investono solo 1,5 milioni. Di fronte al fabbisogno di interventi di edilizia scolastica per complessivi 435 milioni, l’Amministrazione utilizza solo 15 milioni per la manutenzione e la ristrutturazione delle nostre scuole. I ritardi per queste manutenzioni hanno determinato l’aggravarsi delle condizioni strutturali e igienico-sanitarie degli istituti scolastici. Problema che, ancora una volta, il programma triennale non affronta. Solo 640 mila euro circa sono destinati per interventi strutturali relativi ad attività produttive, industriali, agricole, dell’artigianato e del commercio, a dimostrazione della scarsa attenzione che l’Amministrazione ripone in questo settore.
Circa 21 milioni di euro sono previsti per gli interventi di manutenzione stradale, a fronte di una necessità di 1,3 miliardi di euro, somma necessaria per intervenire sui marciapiedi e le pubbliche vie che appaiono da anni visibilmente dissestate e poco decorose. Sono previsti 21 milioni per le opere di protezione dell’ambiente, nonostante il fabbisogno ammonti a 211 milioni. Scarsa attenzione, ancora una volta, viene dedicata allo sport e allo spettacolo, settore per il quale sono stati destinati soltanto 6 milioni di euro (a fronte dei 4 miliardi di euro previsti nel Programma triennale). Altri 87 milioni riguardano perlopiù interventi in materia di igiene e sanità (reti fognarie e impianti di depurazione).
Dall’analisi del Programma triennale, che prevede tra l’altro interventi di privati negli anni 2016 e 2017 per complessivi 640 milioni di euro, emerge l’inadeguatezza dell’attività di investimento posta in essere dell’Amministrazione che non riesce neanche a spendere le esigue risorse che impegna per le opere pubbliche. Continuando a esaminare il Programma salta all’occhio la difficoltà dell’Amministrazione di attuare una politica capace di investire (e quindi creare occasioni di lavoro e di ricchezza) ed anzi si registra, tra il 2012 e il 2014, una riduzione della percentuale della propensione all’investimento (calata in due anni dal 18,33% all’8,6%).
Sostanzialmente l’Amministrazione non spende neanche le esigue risorse che formalmente impegna per le opere pubbliche. Non si possono sottacere le perplessità suscitate dai pareri tecnici, che si esprimono solo sull’elenco annuale e non anche sul Programma triennale in quanto, allo stato attuale, non sussiste certezza sulla copertura finanziaria per gli anni 2016 e 2017. Un ultimo dato preoccupante, in relazione agli interventi per il 2015, riguarda la scarsa attenzione per gli interventi di realizzazione e recupero del verde.