Esistono ragioni di opportunità politica e di dovere etico e istituzionale che dovrebbero indurre il presidente della Regione Rosario Crocetta a presentare le sue dimissioni, al fine di consentire all’azione amministrativa di riprendere il suo corso, da troppo tempo interrotto da scandali e da notizie di reato che in alcuni casi, sembrerebbe, avrebbero viste coinvolte anche persone vicine allo stesso Presidente. Inoltre, laddove accertate come vere, ritengo che siano gravissime, inaccettabili e offensive per un’intera comunità, le frasi indirizzate all’ex assessore Lucia Borsellino, alla quale va la mia solidarietà, e a suo padre, il giudice Paolo Borsellino. Anche in questo modo l’immagine della Sicilia ne esce gravemente danneggiata.
Credo che sia tempo di avviare un radicale cambiamento nel modo di fare politica, imparando a sviluppare valori etici che abbiano come esclusiva finalità il perseguimento dell’interesse pubblico, abbandonando invece logiche obsolete e dannose che si fondano sui rapporti amicali o clientelari che hanno caratterizzato tristemente la nostra storia. Solo recuperando un concetto alto di azione politica la Sicilia può avere la speranza di migliorare le proprie condizioni economiche, sociali e culturali. Sotto questo profilo ritengo che il Governatore Crocetta abbia deluso le tante aspettative che in tal senso erano riposte in lui, fallendo nei principali obiettivi del suo programma politico e rendendo l’isola più povera e fragile. Ragioni queste che dovrebbero indurlo a fare un passo indietro.
La vicepresidente vicaria
del Consiglio comunale di Palermo
Nadia Spallitta