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sabato, 21 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Rifiuti, città sporca e disservizi: differenziata ferma al 6%

RIFIUTI A PALERMO - RIFIUTI A PALERMO

La situazione della raccolta dei rifiuti a Palermo, nonostante l’incremento del contratto di servizio Rap che ammonta a circa 150 milioni di euro annui, è drammatica ed è quindi inspiegabile come possano persistere, anche per parecchi giorni, discariche a cielo aperto in diverse parti della città, periferiche e centrali, persino lungo il percorso dell’Unesco. Ritengo che sia grave questo stato di disservizio le cui carenze, tra l’altro, mettono a rischio anche la salute dei cittadini, non rispondendo alla necessità di garantire il rigoroso rispetto delle norme igienico-sanitarie.

In questo modo Palermo subisce un’inaccettabile danno all’immagine e non escludo che il decremento del turismo registrato negli ultimi mesi possa essere collegato alla condizione di oggettivo degrado in cui versa la nostra città. Mi preoccupa inoltre la circostanza secondo la quale non viene incrementata la raccolta differenziata e che in violazione di precise disposizioni di legge la percentuale – che nel 2016 doveva raggiungere circa il 60% dei rifiuti complessivamente raccolti – registri addirittura un decremento arrivando al 6%.

Conferendo un’enorme quantità di rifiuti organici (e non) in discarica si mette a rischio, secondo il mio parere, la salute dei cittadini. Sotto questo profilo, tra l’altro, è inaccettabile e ingiustificabile che non siano state neanche realizzate le isole ecologiche e che di fatto non si faciliti o consenta la raccolta differenziata. In questo modo i cittadini non possono godere delle agevolazioni che per legge dovrebbero determinare dei benefici, sotto il profilo fiscale, legati alla raccolta differenziata.

L’Amministrazione comunale è a mio avviso l’unico soggetto competente e responsabile del fatto che a Palermo accada tutto ciò e se dalla raccolta dei rifiuti non arrivino al soggetto pubblico le entrate possibili che questo settore può determinare. A tutto vantaggio delle ditte private che operano nel settore. Ritengo quindi che se veramente si vuole evitare la privatizzazione della raccolta dei rifiuti si debba prioritariamente dare impulso alla differenziata.




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