Condivido pienamente e appoggio la protesta del personale della scuola, docenti e Ata, contro la riforma proposta dal Governo Renzi. Le nuove previsioni legislative, a mio avviso, non affrontano e non risolvono gli annosi problemi che rendono difficoltoso un regolare e sano sviluppo del settore e, dunque, dell’intera società, contrastando con gli stessi principi costituzionali del diritto all’istruzione, danneggiando e impedendo la continuità didattica, l’indipendenza dei docenti e la garanzia del lavoro.
Così facendo gli istituti si rischiano di trasformarsi in organismi burocratici facilmente assoggettabili a sistemi di selezione del personale docente così discrezionali e privi di controlli da mettere in discussione i criteri meritocratici fondamentali in questa materia, che andrebbe trattata con oculatezza per le conseguenze che potrebbe avere su un’intera comunità e per le ricadute negative sulle prossime generazioni che una riforma sbagliata può determinare.
Auspico fortemente che prevalga la volontà di costruire una scuola libera ed efficiente, in grado di gratificare il ruolo di docenti e personale Ata e tale da potere assicurare un’istruzione che renda i cittadini realmente colti e quindi liberi.
la vicepresidente vicaria
del Consiglio comunale
Nadia Spallitta
(Mov139)