Sel: “Si faccia chiarezza sulla chiusura Fiera del Mediterraneo”
Set 21, 2011Ufficio StampaRassegna Stampa
Dopo lo scioglimento dell’ente regionale che gestiva il più importante polo fieristico i vertici del partito di Nichi Vendola s’interrogano sul perchè sia stato chiuso uno degli elementi inseriti nel progetto di sviluppo urbano 2007 – 2013."Tutta l’area fieristica – spiega Nadia Spallitta- fa parte, insieme a Brancaccio, delle zone franche, cioè quelle zone individuate come incubatrici d’impresa e che hanno un regime fiscale avvantaggiato".
Il polo fieristico di Palermo è inserito all’interno dei PISU 2007-2013 (Progetto Integrato di Sviluppo Urbano), ciò vuol dire che fa parte di una programmazione di interventi da effettuare sul territorio ed è quindi inserito in un quadro chiaro che gli enti territoriali hanno preparato per incentivare lo sviluppo del territorio e creare occupazione. Eppure la giunta di governo il 13 settembre ha deliberato lo scioglimento dell’Ente regionale che lo gestiva e, di fatto, l’ultima fiera campionaria risale al 2006.
Da questo comportamento schizzofrenico dell’amministrazione pubblica nasce l’esigenza di Sinistra Ecologia e Libertà di fare chiarezza su quello che sta succedendo e su quello che succederà sugli 84 mila metri quadrati abbandonati alle pendici di monte Pellegrino e ha organizzato una conferenza stampa stamattina a Palazzo delle Aquile per fare sintesi e riportare l’attenzione sull’argomento. "Tutta l’area fieristica – spiega
Nadia Spallitta, consigliere comunale (Sel) e presidente della commissione Urbanistica – fa parte, insieme a Brancaccio, delle zone franche, cioè quelle zone individuate come incubatrici d’impresa e che hanno un regime fiscale avvantaggiato".
Si deve precisare che il territorio che è stato destinato a spazio fieristico è demaniale mentre l’Ente che lo ha gestito fino a qualche giorno fa portandolo alla rovina è regionale. Continua la Spallitta: "A Palermo spesso accade che una zona ampia e strategicamente posizionata venga prima abbandonata per poi variarne la destinazione d’uso e renderla zona edificabile". La Fiera a Palermo nasce nel 1948 e fu un volano per l’economia dell’isola che la portava ad essere la capitale del commercio nel Mediterraneo. Fino al 2008 la è stata oggetto di finanziamenti europei e adesso è completamente abbandonata.
"Da parte nostra – dichiara Sergio Lima segretario provinciale di Sel – chiediamo che quest’area come tante altre che il comune ha abbandonato venga disciplinata insieme alla città e che quindi venga aperto un concorso di idee su come far rifiorire quella parte di città economicamente troppo importante per morire sotto lo sguardo di un’amministrazione comunale assente. Vogliamo incontrare gli assessori per sapere quali sono le loro intenzioni per salvaguardare il tessuto urbano, le tradizioni del territorio e tutto l’indotto che attivava la fiera". E conclude: "L’Isola è in crisi, una crisi economica e occupazionale profonda che non ci permette di perdere questa chance e questo enorme spazio dentro la città fiscalmente avvantaggiato e strategicamente posizionato accanto al mercato Ortofrutticolo, un quartiere importante che ricade nell’ottava circoscrizione e che il comune invece di delegare ai consiglieri che ricadono in quella circoscrizione li tiene allo scuro. Allora, o elimina le circoscrizioni comunali visto che non sa renderle fruttuose oppure si impara a delegare".