La Terza commissione ha incontrato ieri i revisori dei conti per affrontare alcune questioni critiche che riguardano in particolare la situazione economica, finanziaria e patrimoniale delle società partecipate. Partendo dal presupposto che le situazioni siano assolutamente tutte regolari e che al momento non vi siano ragioni per dubitare del buon andamento amministrativo delle società, fatta salva la qualità dei servizi che in alcuni settori continuano ad essere assolutamente carenti (vedi smaltimento rifiuti), il primo dato che emerge dagli atti, tra i quali il parere reso dai revisori dei conti in relazione al Bilancio di previsione 2014, è la difficoltà di acquisire una relazione che consenta di conoscere l’attuale situazione delle partecipate.
In particolare si registra la difficoltà di esercitare il “controllo analogo” per la mancanza dei documenti contabili essenziali. Secondo il sistema normativo, le società avrebbero dovuto trasmettere ai revisori e al Consiglio comunale, entro il 31 dicembre 2014, i rispettivi budget. Trasmissione che, ad oggi, non sembrerebbe essere stata effettuata. Allo stesso tempo i revisori segnalano l’opportunità di individuare taluni indicatori che consentano di verificare l’andamento societario. Per esempio: l’ammontare degli utili, l’attivo circolante, il patrimonio netto, il risultato di esercizio, la velocità di riscossione, la qualità dei servizi, il margine operativo, l’andamento dei debiti, etc. Questi sono indici indispensabili per svolgere il predetto obbligatorio “controllo analogo”.
Per questi motivi la Commissione sta predisponendo, con specifico riferimento alla Rap, un’interrogazione. Sta altresì valutando quali provvedimenti adottare per acquisire tutti gli elementi utili che consentano di analizzare e di intervenire sulla gestione delle società. A ciò si aggiunga la necessità di un’analisi del contenzioso, comunale e societario, che, in relazione al valore dello stesso, potrebbe avere delle ricadute sul bilancio comunale. Questa relazione non è stata ancora acquisita ma sarà oggetto di una richiesta specifica o di un’ulteriore interrogazione.