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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Sorpresa di inizio anno, nuovi soldi nelle casse Amia

Una delle ultime sedute dell’anno ha portato alla ricapitalizzazione dell’azienda municipale che si occupa dei rifiuti a Palermo. Un’iniziativa che potrebbe non bastare per salvare l’azienda.
 
Il 2009 si conclude con un colpo di scena nella vicenda che da alcuni mesi ha riguardato l’Amia, l’azienda municipale che nel capoluogo si occupa della gestione del sistema dei rifiuti. Il Consiglio Comunale di Palermo, all’alba del 29 dicembre, ne ha approvato la ricapitalizzazione, con un apporto finanziario di 95 milioni di euro e la cessione del 49% delle quote azionarie alla compagnia del gas Amg.
Una mossa necessaria per integrare il capitale sociale ed evitare il rischio della messa in liquidazione dell’azienda causata dalla cattiva gestione degli amministratori. In questo modo, però, si  determina un notevole decremento del patrimonio del comune, tralasciando il parere dei Revisori dei conti che affermano che “la sola iniezione di beni ancorché destinata a ripristinare la base patrimoniale dell’azienda, non appare sufficiente a far fronte alla mole dei debiti della società a corto di liquidità”. Del resto il collegio dei Revisori avverte che il patrimonio immobiliare comunale conferito alla società possa essere aggredito dai numerosi creditori di Amia, vanificando l’intera operazione di ricapitalizzazione.

“La mia preoccupazione – osserva Nadia Spallitta (Un’Altra Storia) – è che siamo in presenza di una sorta di specchietto per le allodole. Nessuno si muoverà prima dell’udienza prefallimentare, ma una volta superato questo pericolo i creditori faranno valere le loro ragioni impoverendo il patrimonio comunale e allora si ripresenterà il problema della sopravvivenza di Amia e della tutela dei lavoratori.  Mi sembra che si sia dato luogo ad un’operazione sprovvista delle adeguate garanzie di effettiva tutela della società e dei lavoratori”

Questa operazione è stata votata da Pdl ed Udc, mentre Mpa, Pd ed IdV si sono astenuti. In ogni caso sarà il Tribunale fallimentare a decidere se la ricapitalizzazione è sufficiente con la pronuncia del 20 gennaio. Soddisfatti si dicono, invece, Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl palermitana , e Dioniso Giordano, responsabile del settore ambiente della Fiat Cisl: “Salutiamo con soddisfazione l’atto di responsabilità del Consiglio comunale di Palermo  e attendiamo adesso che le nuove risorse economiche a disposizione dell’azienda consentano alla stessa di dotarsi di nuovi mezzi necessari per assicurare un servizio adeguato alla citta”’. ”Riteniamo inoltre indispensabile – aggiunge Milazzo – che da gennaio 2010 si apra a Palermo una nuova stagione di confronto tra governo cittadino, Consiglio comunale, organizzazioni sindacali e imprenditori per affrontare organicamente la struttura del bilancio e il riordino delle società partecipate”.




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