“La mia preoccupazione – osserva Nadia Spallitta (Un’Altra Storia) – è che siamo in presenza di una sorta di specchietto per le allodole. Nessuno si muoverà prima dell’udienza prefallimentare, ma una volta superato questo pericolo i creditori faranno valere le loro ragioni impoverendo il patrimonio comunale e allora si ripresenterà il problema della sopravvivenza di Amia e della tutela dei lavoratori. Mi sembra che si sia dato luogo ad un’operazione sprovvista delle adeguate garanzie di effettiva tutela della società e dei lavoratori”
Questa operazione è stata votata da Pdl ed Udc, mentre Mpa, Pd ed IdV si sono astenuti. In ogni caso sarà il Tribunale fallimentare a decidere se la ricapitalizzazione è sufficiente con la pronuncia del 20 gennaio. Soddisfatti si dicono, invece, Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl palermitana , e Dioniso Giordano, responsabile del settore ambiente della Fiat Cisl: “Salutiamo con soddisfazione l’atto di responsabilità del Consiglio comunale di Palermo e attendiamo adesso che le nuove risorse economiche a disposizione dell’azienda consentano alla stessa di dotarsi di nuovi mezzi necessari per assicurare un servizio adeguato alla citta”’. ”Riteniamo inoltre indispensabile – aggiunge Milazzo – che da gennaio 2010 si apra a Palermo una nuova stagione di confronto tra governo cittadino, Consiglio comunale, organizzazioni sindacali e imprenditori per affrontare organicamente la struttura del bilancio e il riordino delle società partecipate”.