<<Il Consiglio comunale con un voto trasversale decide di restituire il regolamento sulla Tarsu agli uffici. Se comprendo la posizione del Pdl, che continua a perdere parti della sua ex maggioranza e che, dopo la fuoriuscita di 5 consiglieri dell’Udc, non aveva più i numeri per imporre quel regolamento che confermava e sanava l’aumento dell’aliquota del 75% della Tarsu, meno comprensibile mi sembrava il voto del centrosinistra che, a mio avviso, ha perduto un’occasione unica – di fronte allo sgretolarsi della compagine del centrodestra – per imporre con propri emendamenti l’abbattimento stesso della Tarsu.
In altre parole, con la restituzione di questa delibera, la conseguente mancanza di una nuova disciplina regolamentare e di nuovi criteri tariffari da parte del Consiglio, tutto rimane immutato e con le iniquità e le disparità del vigente sistema della Tarsu, in quanto gli uffici continueranno ad applicare le tariffe degli anni precedenti e cioè quelle aumentate del 75% e rapportate ai metri quadrati, indipendentemente dal numero dei componenti dei nuclei familiari. Rimarranno quindi inalterate le ingiustizie del vigente sistema tariffario che non tiene conto neanche della diversa capacità produttiva dei rifiuti e non prevede nessuna premialità per la raccolta differenziata. Ritengo infine che la politica non debba demandare – se non come ultimo rimedio – alle decisioni giurisdizionali le sue scelte, onerando i cittadini di azioni legali e ricorsi quando , avendo i numeri in aula come oggi li avrebbe avuti, ha anche il potere di ricondurre a giustizia ed equità provvedimenti illegittimi adottati in passato dalla giunta>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia