SPALLITTA: Avviato un processo di trasformazione radicale del territorio senza la partecipazione della città.
"Mentre il consiglio comunale cerca nuovi equilibri sulle spinose vicende delle aziende partecipate e la giunta procede, come se nulla fosse, nella gestione ingiustificata delle ultime risorse economiche a sua disposizione; si avvia quasi silenziosamente un processo di grande trasformazione territoriale della città che non è accompagnato da nessun dibattito né culturale, né politico, né economico. Mi riferisco : all’apertura dei due grandi centri commerciali nelle zone periferiche di Palermo Brancaccio e Zen, destinate ad alterare l’economia locale – a mio avviso- danneggiandola, alla delibera relativa al porto e alle aree bersaglio con altrettante grandi varianti urbanistiche (circa 12), ai 72 PRUSST con ulteriori interventi edilizi sul territorio e al Peep (piano di edilizia economica e popolare).
In altre parole, è in atto un radicale processo di trasformazione del territorio che non sembra accompagnato, tra l’altro, da adeguate misure di urbanizzazione. Alcuni strumenti come il Peep, oggi appaiono tuttavia necessari per impedire la speculazione edilizia e calmierare i prezzi e per soddisfare i fabbisogni cittadini che devono essere adeguatamente accertati e verificati. Ritengo che il centrosinistra dovrebbe affrontare coraggiosamente la questione, emendando l’atto proposto dalla giunta, escludendo gli interventi nelle aree di verde e incentivando il recupero del centro storico con il riuso degli edifici esistenti e in abbandono; limitando e contenendo la nuova edificazione ma contestualmente impedendo interventi edilizi -sostanzialmente in regime di esclusiva (si pensi ai 700 alloggi del progetto Zamparini) – che possono condizionare ed aumentare il valore di mercato degli alloggi, danneggiando così le esigenze sociali di Palermo".
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia