<< Le dimissioni “strategiche” del sindaco Cammarata, rappresentano l’atto finale di politiche fallimentari e della cattiva gestione della città. All’uomo e al ruolo istituzionale va il mio doveroso saluto, ma senza possibilità di sconti né rimpianti per la sua gestione politica. Cammarata e la sua giunta – anche se non sono gli unici responsabili – lasciano Palermo in una condizione di abbandono e di degrado, con problemi difficilmente risolvibili, con un bilancio in dissesto, le aziende in liquidazione e sull’orlo del collasso – con i conseguenti problemi di tutela dei lavoratori che corrono il rischio di procedure di mobilità – con il settore sociale in ginocchio, altamente inquinata e sporca. Non credo che abbandonare il campo prima della scadenza, potrà fare dimenticare ai cittadini anni, a mio avviso, tra i più bui della nostra storia.
Anche i mesi che ci aspettano saranno tra i più difficili, gravati dal peso di un’eredità scomoda e pesante. Solo un futuro sindaco, mosso da un forte sentimento etico ed attento, potrà aiutare Palermo a risollevarsi, ad affrontare e risolvere la crisi economica che ci aspetta e le tante emergenze che feriscono la città e la rendono invivibile. Mi auguro che il centrosinistra raggiunga una posizione forte ed unitaria, sia in consiglio comunale, per evitare gli ultimi pericolosi colpi di coda – mi preoccupano specialmente le questioni territoriali e ambientali , che a mio avviso dovranno essere affrontate dal nuovo governo della città – che in occasione delle elezioni, e che sappia fare tesoro dell’oggettivo vantaggio che Cammarata sta lasciando al centrosinistra.>>
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia