Si tratta di criteri che privilegiano valutazioni ampiamente discrezionali, ancorate per lo più a giudizi personali dei dirigenti (cosiddette tabelle di valutazione), che premiano posizioni organizzative fiduciarie (non necessariamente corrispondenti quindi a condizioni meritocratiche), e tralasciano invece di valorizzare anzianità ed esperienza dei lavoratori. Tra le criticità dei contestabili criteri, la ingiusta discriminazione delle donne in gravidanza e dei soggetti in congedo per malattia professionale (che nel Corpo dei Vigili sono parecchi, trattandosi di un lavoro altamente usurante). Tra l’altro, con riferimento proprio a questa categoria, la selezione appare poi particolarmente punitiva , se si pensa all’importanza che invece proprio l’anzianità e l’esperienza hanno per questi ruoli (valutata invece con zero punti). Ritengo , in altri termini, che sussistano tutti gli elementi per sospendere, se non annullare, le progressioni orizzontali. In primo luogo per evitare il rischio di danni all’Erario, derivanti dal divieto fissato con legge dello Stato, tanto più che la progressione prevede, inverosimilmente, il pagamento anche di arretrati assegnati con gli stessi opinabili criteri. Non credo che sussistano le condizioni per derogare alla legge finanziaria. In secondo luogo, se dovessero esserci gli elementi per superare i divieti contabili, credo che debbano essere rivisitati i criteri di individuazione del personale meritevole dell’avanzamento di carriera, in modo da garantire imparzialità, trasparenza , oggettività dei criteri stessi. Per questi motivi, anche come componete della Commissione che si occupa di personale, scriverò al Segretario Generale, al Ragioniere Generale ed alla Corte di conti, affinché venga accertata la legittimità dell’iter fin qui seguito, e per impedire possibili danni all’Erario Comunale.>>
Nadia Spallitta
componente della prima Commissione Consiliare ( Affari Istituzionali e Personale)