"Ieri è morta la piccola Morena, una bimba di un anno. Morena viveva insieme ai genitori in un container. Non ci sono parole per descrivere il dolore e l’indignazione di fronte ad un evento così tragico, di una bimba il cui destino era già segnato ancor prima che nascesse. Come può, infatti, gestirsi una gravidanza dentro un container, affrontando il gelo delle lamiere d’inverno e il caldo torrido in estate; e come si può pensare che possa essere sano e regolare lo sviluppo di un bambino – tra l’altro con una malformazione polmonare- che vive in condizioni di estremo degrado. Io credo che dietro questo fatto gravissimo ci siano pesanti responsabilità di chi, in tutti questi anni, non ha saputo trovare soluzioni civili, idonee ad assicurare ai più poveri condizioni di sviluppo e di crescita normali.
Mi domando come possa vivere e sentirsi con la coscienza a posto chi ha gestito così male il patrimonio pubblico, dismettendo centinaia di immobili a prezzi irrisori senza prima pensare di utilizzarli per affrontare l’emergenza abitativa. O ancora, chi ha gestito forse in modo poco trasparente i beni confiscati alla mafia. Mi chiedo anche quali pressioni e impegni assunti possano impedire al Sindaco di questa città di rassegnare dignitosamente le dimissioni, di fronte al fallimento e ai risultati devastanti della sua gestione. Come gruppo Un’Altra Storia abbiamo già presentato una proposta di iniziativa consiliare, rivolta ad assegnare gli immobili comunali in via di dismissione, perché non funzionali agli scopi dell’ente, alle famiglie nei containers e ai senza tetto, piuttosto che svenderli a prezzi irrisori, agevolando di fatto anche possibili speculazioni. Mi auguro anche che la Procura avvii un’indagine per verificare se era legale e regolare l’assegnazione a nuclei familiari con minori, dei containers di via Messina Montagne al posto di veri alloggi."
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia