<< Tutte le società comunali si caratterizzano per l’assoluta incapacità di raggiungere obiettivi minimi di produttività e di efficienza dei servizi e ciò nonostante, si registra da un lato un aumento ingiustificabile del numero dei dipendenti con contestuale aumento dei costi e della spesa pubblica, dall’altro un graduale impoverimento dei servizi stessi e l’assoluta improduttività delle aziende. Senza dire inoltre che sia l’Amia, che la Gesip, che l’Amap e anche l’Amat, versano in condizioni di dissesto finanziario che in alcuni casi sta producendo la messa in liquidazione per fallimento delle stesse aziende.
In questo contesto si inserisce anche il commissariamento dell’Amia il cui salvataggio, nonostante investimenti mobiliari e immobiliari, forse interviene oggi tardivamente. E’ evidente che dovrebbero essere affrontate tutte le questioni connesse con le responsabilità della cattiva gestione delle aziende comunali, ( invero dovrebbero essere azzerati tutti i vertici aziendali che questi effetti disastrosi hanno fino ad oggi prodotto) in relazione alle quali ritengo che debba necessariamente intervenire la Corte dei conti anche a fermare questo sperpero di denaro pubblico che ha prodotto soltanto disservizi e debiti. Di fronte al fallimento delle scelte politiche e amministrative del Sindaco, inoltre, credo che Cammarata debba seriamente valutare l’opportunità di dimettersi, dal momento che non solo non ha raggiunto nessuno degli obiettivi del suo programma elettorale, ma la scriteriata scelta di amministratori incapaci ha arrecato danni , in alcuni casi irreversibili, destinati a condizionare il futuro patrimoniale ma anche della qualità della vita della nostra città>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia