SPALLITTA: Fallimento dell’AMIA, la magistratura colma il vuoto della politica. Si approvi al più presto la mozione di sfiducia del sindaco.
"La magistratura interviene e colma, ancora una volta, l’incapacità della politica di affrontare e risolvere le questioni più delicate come quella del grave indebitamento dell’AMIA e delle responsabilità dei suoi dirigenti. La Procura di Palermo, infatti, ha chiesto la dichiarazione di fallimento dell’AMIA. Provvedimento estremo evidentemente necessario che potrebbe avere refluenze sulle sorti dei lavoratori e dei servizi ,e che in modo irresponsabile l’Amministrazione non ha fatto nulla per evitare. Chiederemo, al ragioniere generale quali sono gli effetti sul bilancio comunale di una possibile dichiarazione di fallimento dell’AMIA , anche in relazione al denunciato “disequilibrio”.
In questi anni, nonostante la consapevolezza delle criticità gestionali dell’AMIA, la stessa Amministrazione ha addirittura coperto la cattiva gestione dell’azienda, omettendo anche la presentazione di apposita querela contro i vertici della società. Temo che le stesse irregolarità e gli stessi problemi possano emergere anche in relazione alle altre aziende partecipate (Gesip- Amat- Amap ecc), che non versano in condizioni migliori, ed anzi hanno evidenti situazioni di sofferenza dovuta probabilmente, ancora una volta, alla cattiva gestione e alle nomine squisitamente politiche e non funzionali ad una reale capacità imprenditoriale. Ritengo che sia doveroso per Palermo, presentare e votare una mozione di sfiducia che avrebbe come conseguenze quelle che la città si aspetta, ovvero la decadenza del sindaco e lo scioglimento del Consiglio comunale, che oggi, tra l’altro, vive una palese impossibilità di funzionare a causa delle spaccature interne ai gruppi dell’ ex maggioranza. Ci vuole, attraverso la mozione di sfiducia, una presa di posizione forte e dignitosa dello stesso Consiglio, poiché difficilmente Cammarata presenterà dimissioni che potrebbero far luce su scenari altrettanto irregolari estesi un po’ a tutta la gestione politica e amministrativa della città, che sicuramente il Pdl non ha alcun interesse a far venir fuori. Inoltre, il sindaco non rinuncerebbe spontaneamente ad alcuni degli obiettivi reali, economici e politici di questa giunta, quali ad esempio i settemila alloggi (magari nelle residue aree di verde agricolo) o l’individuazione delle aree bersaglio."
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia