<< Alla drammatica situazione della Gesip, non corrisponde una vera assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione comunale, che preferisce affidare il destino di questa società a soluzioni tampone, emergenziali e provvisorie. Con la proposta delibera di copertura del 100% della TARSU, possono infatti reperirsi circa 5/6 milioni di euro, cifra inadeguata a garantire sia annualmente che nel triennio la continuità e funzionalità dei servizi, e il mantenimento dei livelli occupazionali. La Gesip infatti costa annualmente oltre 50 milioni di euro.
Nonostante la difficile condizione in cui versa questa azienda partecipata, e il disagio dei lavoratori che non hanno alcuna certezza del loro futuro (e ciò indipendentemente dalla effettiva efficienza dei servizi e dall’impegno lavorativo, elementi dei quali devono rispondere i quadri dirigenziali di nomina politica), l’Amministrazione non ha mai presentato in aula un piano industriale, un piano di sviluppo e di riorganizzazione di attività e servizi, né un quadro di rientro delle perdite con indicazione delle possibili fonti di finanziamento. In altri termini, l’Amministrazione brancola nel buio e cerca di aggirare un’incapacità di affrontare e risolvere in modo definitivo i problemi aziendali, con soluzioni temporanee (come l’aumento TARSU), che senza arrecare reali vantaggi a questi lavoratori, alla funzionalità dei servizi, ed in generale all’organizzazione aziendale, si traduce – di fatto – in un danno che viene imposto alla collettività. La spiacevole sensazione è che l’Amministrazione stia cercando di arrivare – in modo più o meno approssimativo – a fine mandato. Nel frattempo l’attenzione si sposta sui problemi di ordine pubblico, che la mancanza di una programmazione certa, sia in termini aziendali che economici, finisce con il determinare.>>
Nadia Spallitta (Sel) capogruppo di Un’Altra Storia