<< L’Amministrazione comunale, dopo aver affidato a privati la gestione della Galleria d’Arte Moderna e di numerosi beni monumentali pubblici, con un costo di circa 1 milione di euro, con grave impoverimento dell’Erario, dal momento che sostanzialmente nessun ritorno economico per l’Amministrazione si è avuto da questo tipo di operazione, non contenta procede nel suo percorso di esternalizzazione di servizi che, invece, dovrebbero essere gestiti dal personale comunale. In particolare, pur avendo circa 20.000 dipendenti, l’ente – con una delibera sprovvista di valida motivazione – appalta all’esterno il servizio di guardiania di immobili, la cui gestione, peraltro, è affidata ad un privato.
L’appalto, in concreto, potrebbe risolversi in una sorta di indiretta utilizzazione di personale esterno, in violazione dei divieti contabili che impediscono ogni procedura di nuova assunzione. In pratica alla anomala condizione di immobili , dove opera personale comunale, contestualmente affidati a privati che ne traggono tutti i vantaggi economici collegati, ad esempio, all’organizzazione di eventi, mostre, convegni, attività di ristorazione etc, si aggiunge la singolare circostanza che la custodia e la guardiania (con i relativi costi), rimane in capo all’Amministrazione pubblica, che tra l’altro non utilizza propri lavoratori ma si avvale – senza motivare – di personale esterno (50 unità). Invierò tutti gli atti alla Corte dei conti , perché ritengo che il provvedimento determini un danno alle casse comunali, e presenterò un’interrogazione al fine di sospendere questo atto.>>
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia