<< La prima soluzione per tentare di affrontare e risolvere la crisi economica del teatro Biondo è quella di cambiarne la struttura gestionale che evidentemente non è stata in grado di affrontare adeguatamente e di utilizzare le risorse economiche a disposizione, ed anzi ha creato scoperture e indebitamenti esorbitanti senza che effettivamente possa parlarsi di un forte rilancio della cultura e della produzione palermitana che sono piuttosto assenti dalla programmazione del Biondo.
Non credo che i problemi economici possano essere risolti continuando a conferire beni immobili comunali del valore incommensurabile, come il complesso monumentale di S. Agata alla Guilla, o continuando ad erogare cospicui finanziamenti a fondo perduto, ma occorre partire dall’analisi della programmazione del Biondo e dei relativi costi, sottoponendo ad un controllo preventivo le scelte economiche e finanziarie, sia per l’anno in corso sia per quelli successivi, in riferimento alle quali mai i direttori artistici hanno presentato una relazione al Consiglio comunale. Al riguardo, chiederò come pregiudiziale che venga illustrato in aula il bilancio di previsione e il programma della stagione 2010 e 2011, con allegato il parere di congruità delle spese proposte>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia