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Se la candidatura di Rita Borsellino rende unito il centrosinistra e diventa chiaro che l’avversario politico è il centrodestra – che ha fino ad oggi devastato la città di Palermo – e allora ben venga questa candidatura che può consentire a movimenti civici e partiti del centrosinistra, secondo me, proprio perché è in grado di superare individualismi e protagonismi, divisioni e diversità, di essere competitivi e vincenti rispetto alle elezioni amministrative. La candidatura della Borsellino, che ha anche una valenza nazionale ed europea, può anche essere un punto di partenza per la creazione di una nuova classe dirigente politica, di cui la stessa Borsellino dovrebbe circondarsi, e la cui formazione non è pensabile che possa essere rappresentata da un singolo candidato solo perché giovane di età. La creazione di una nuova classe dirigente politica, infatti, necessita di valori etici radicati, e di un processo più complesso, elaborato e profondo di cambiamento, in grado di coinvolgere la società civile, tutti i partiti del centrosinistra e le loro rappresentanze istituzionali. Per questi motivi, pur avendo dato la mia disponibilità ad una candidatura alle primarie, credo che sia più costruttivo fare un passo indietro ed auspicare che Rita Borsellino sciolga favorevolmente la sua riserva.>>
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia