<< Nell’esprimere amarezza per il gesto disperato – come si è appreso da notizie di stampa – del padre di due bambine (in attesa di una casa da 8 anni), che ha posto fine ad una vita di precarietà, ritengo che, con ulteriore impegno , debbano attivarsi tutti gli strumenti utili per cercare di arginare il fenomeno in crescita dell’emergenza abitativa. A questo fine, oltre all’utilizzo di beni comunali e di beni confiscati alla mafia, potrebbe anche ipotizzarsi, a mio avviso, un percorso sperimentale che, attraverso un protocollo d’intesa con il Ministero di Grazia e Giustizia e con i Tribunali locali, consenta l’uso pure degli immobili sequestrati. Esiste, infatti, un immenso patrimonio di immobili – anche ad uso abitativo sequestrati -che potrebbero assolvere ad una funzione importante, quale quella di colmare – sia pure in via temporanea – e dare risposte al fabbisogno abitativo di tipo emergenziale. Mi attiverò, anche come vice presidente del Consiglio Comunale, per verificare se esistano le condizioni e la possibilità dell’utilizzo degli immobili sequestrati, e auspico che in un clima di collaborazione con le altre Istituzioni pubbliche, possano trovarsi risposte a situazioni drammatiche, come quelle di tanti che sono sprovvisti di un alloggio, che pur essendo un diritto costituzionalmente riconosciuto, tuttavia, per ragioni storiche, non sempre ancora oggi trova pieno soddisfacimento.>>
Nadia Spallitta – vice presidente vicario del Consiglio Comunale