SPALLITTA: Il movimento dei forconi. Solo un cambiamento radicale della politica e del sistema di governo regionale, potrà dare risposte alla crisi della produzione locale.
<< Le problematiche sollevate durante la seduta del consiglio comunale, dedicata oggi ad un incontro con il movimento dei forconi, sono per molti aspetti assolutamente condivisibili. Grave è infatti la situazione economica siciliana, per l’assenza di politiche e di interventi strutturali nei diversi settori dell’economia, in grado di assicurare livelli occupazionali e creare nuovi posti di lavoro. Manca del tutto, ad esempio, ogni forma di politica agraria, quando invece questa potrebbe rappresentare la principale risorsa e l’occasione di crescita per l’intera regione.
Ugualmente non sono stati mai utilizzati i fondi europei, che per altri Stati, invece, hanno rappresentato un volano di sviluppo. Contestualmente non sono mai stati perseguiti gli obiettivi di tutela dei prodotti locali, e di esportazione degli stessi, con i conseguenti danni finanziari per tutti i comparti produttivi. In Sicilia, in realtà, si registra il vuoto della politica regionale, che è stata inadeguata a trovare soluzioni e fornire risposte ai problemi della povertà incalzante, che coinvolge fasce sempre più ampie di popolazione siciliana, anche a causa di una crisi nazionale ed europea, alla quale non siamo in nessun modo preparati. Devo rilevare, tuttavia, che se da un lato convincono alcuni contenuti della protesta, dall’altro non può che registrarsi la immutabilità sostanziale della politica e dei soggetti che governano la nostra regione. Sostanzialmente il movimento dei forconi, dichiara di protestare contro una politica incapace, ma negli anni, alla luce degli esiti elettorali, a questa politica incapace ha sempre dato fiducia, contribuendo in questo modo al disastro produttivo e alla decrescita che la nostra regione sta vivendo. Solo un cambiamento radicale e vero del sistema e delle modalità di governare, una visione onesta e il perseguimento dell’interesse pubblico, potranno consentire alla Sicilia di modificare il corso della sua storia, valorizzando finalmente le tante risorse e opportunità di cui è ricca. >>
Nadia Spallitta – capogruppo Un’Altra Storia